Il 6 agosto 1284 al largo di Livorno, in prossimità della torre Meloria sita in mezzo al mare, si svolse una sanguinosa battaglia navale tra la Repubblica di Genova e quella di Pisa passata appunto alla storia come la Battaglia della Meloria. La schiacciante vittoria di Genova, data soprattutto dallo schieramento tattico delle sue galee, portò al lento declino della repubblica marinara avversaria.
A determinare l'esito dello scontro fu appunto la disposizione della flotta genovese, che comprendeva 63 galee in prima linea sotto il comando dell'Ammiraglio Oberto Doria, mentre altre 30 furono inizialmente tenute nascoste per puntare sull'effetto-sorpresa nei confronti dei pisani. Tra le fila della Repubblica Marinara di Pisa, gestita dal podestà Albertino Morosini da Venezia, era presente anche il Conte Ugolino della Gherardesca, uno dei tanti personaggi nominati da Dante nell'Inferno della Divina Commedia. La strategia genovese si rivelò vincente, portando all'affondamento di 50 galee, 6 mila vittime e circa 11 mila prigionieri tra i quali proprio Albertino Morosini.
La redazione
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