Uno spettacolo sull’oblio dell’azzardo, scritto e narrato in prima persona da chi, una volta caduto in quel baratro, ha saputo rispondere colpo su colpo al demone del gioco. Venerdì 29 novembre, alle ore 21:00, allo Stradanuova Teatro Auditorium di vico Boccanegra Daniele Raco porta in scena per la prima volta a Genova “La Gallina – Storie d’azzardo e altre storie”, show nato dal desiderio del comico genovese di raccontare il proprio viaggio nel mondo dell’azzardopatia.
A un certo punto della propria vita, Daniele Raco incappa nel gioco d’azzardo, che presto diventa patologico. «Un oblio durato sette anni – rivela il comico genovese – dal quale sono rinato grazie all’appoggio di persone magnifiche. Con “La Gallina” porto in scena la mia storia di dipendenza dal gioco d’azzardo, parlando di questo abisso a modo mio». Uno spettacolo in bilico tra tra stand-up comedy e teatro civile, scritto e diretto da Daniele Raco. «Da sempre il compito dei commedianti dell’arte e dei comici è quello di mettere alla berlina i potenti – continua Raco – per renderli più piccoli e fare meno paura. In questo spettacolo parlo della mia storia e del gioco d’azzardo inteso sia come industria, sia come malattia. In entrambi i casi è molto potente e difficile da combattere, e proprio per questo è necessario parlarne e, perché no, riderci sopra, in modo da esorcizzarlo facendolo diventare “quasi” innocuo per poterlo affrontare apertamente».
“La Gallina – Storie d’azzardo e altre storie”, prodotto in collaborazione con Teatro Bloser e Incadenza, va in scena venerdì 29 ottobre alle 21 allo Stradanuova Teatro Auditorium. Biglietto intero a 19€, ridotto under 30 a 11,50€ e under 12 a 6€ acquistabili su
https://biglietti.teatrostradanuova.it/
Daniele Raco si definisce stand up comedian da sempre, ben prima che fosse una moda, infatti vorrebbe essere Bernie Mac ma è americano come Nando Moriconi. Definirlo con una sola parola è riduttivo, la più ricorrente è risultata essere "Grasso" lui ride e ci fa su un libro. Altri lo vogliono "Pigro" lui torna in palestra e a 40 anni si trasforma in pro wrestler. All'accusa di non sapersi vestire risponde di non riconoscersi nella moda. La verità è che mangia male e ha spesso lo stomaco in cattivo arnese, ha mille pensieri tutti insieme, prende fuoco con estrema facilità. L'altra parola spesso usata per definirlo è "Vero". Daniele è uno che non le manda a dire. Odia i fighetti, i finti intellettuali, i depravati, lo spreco del talento, l'assenza di talento. Daniele è giovane e vecchio al medesimo tempo e riesce a farsi capire da tutte le generazioni. In TV ci va col contagocce, chissà mai perchè. Lui ci patisce ma alla fine sa che è dal vivo che si vede il vero stand up comedian e lui da vero comedian di razza ama visceralmente il piccolo palco del club o del teatrino di periferia che sono la sua vera dimensione e quando parte è davvero difficile da contenere.