Venerdì 5 maggio alle ore 21 al Monastero di Santa Chiara si terrà il concerto a ingresso gratuito "Stabant Matres de Mayo". Il tema della perdita del figlio è stato toccato dalla letteratura e dalla poesia innumerevoli volte, il senso di ingiustizia divina e brutale interruzione del futuro fanno di questo evento il più insopportabile dei lutti.
L’icona di questa poetica spetta allo “Stabat Mater” di Jacopone da Todi. Nella sua sequenza il racconto della madre ai piedi di Cristo morente ha dei tratti di medioevale crudezza, ma non dimentica mai la natura divina della questione. Jacopone ci sbatte in faccia le nostre colpe e ci chiede di condividere il dolore della madre, ovvero ci chiede compassione.
Purtroppo Cristo non fu l’ultimo figlio giustiziato per motivi di opinione o politici. Guardando alla nostra storia recente la dittatura militare argentina si è resa responsabile di una delle più efferate stragi di giovani di tutti i tempi, tra il 1976 e il 1979 il regime si rese responsabile al di sopra della legge di 2.300 omicidi politici e fece sparire 30.000 persone.
E' stato chiamato lo spettacolo Stabant matres de Mayo per tracciare una relazione tra la madre di Cristo e le madri dei Desaparecidos: le analogie sono più che evidenti, ma, mentre Jacopone descrive un dolore sublimato nel divino e nella solitudine, le madri di Plaza de Mayo portano la loro disperazione in piazza, si riuniscono, trasformano il dolore privato in forza collettiva, una forza sovrumana che ha costretto il mondo ad ascoltarle facendo diventare il lutto personale un lutto per la civiltà.
Durante lo spettacolo si eseguiranno brani musicali tratti dagli Stabat Mater di Pergolesi, Vivaldi, Caldara, Gilles, alternati alla lettura di testi tratti da “le Pazze” di Daniela Padoan attraverso i quali potremo ascoltare dalle parole delle Madri di Plaza de Mayo un racconto dei giorni più cupi della Guerra Sporca.
Lo spettacolo non vuole essere una riflessione storica o una denuncia, ma una evocazione nella quale pensare emozionarsi e ricordare. Un modo per diluire la sofferenza e mettere distanza tra la nostra società e le tentazioni autoritarie, la voglia di intransigenza, e quella tentazione che sfiora tutti quando diciamo basta sopraffatti dalla stanchezza e guardiamo chi non comprendiamo come un ostacolo alla nostra tranquillità.
L’ ensemble “ ll Falcone" è una formazione di musica antica fondata nel 1999, che porta il nome di un teatro genovese del ’600, il primo teatro pubblico della città. Ha svolto un’intensa attività concertistica, in Italia e all’estero, ed è riconosciuto per un particolare carisma dato alle proprie esecuzioni. L’ensemble ha sempre affiancato all’attività concertistica la realizzazione di progetti culturali fortemente caratterizzati. Nel corso degli anni il Falcone ha organizzato diverse rassegne tematiche, tra le quali Musica Ricercata, stagione di musica antica; Musici in Genova, dedicata alla riscoperta di inediti di musicisti genovesi; Musica Picta, in collaborazione con i musei civici della città. Il Falcone ha organizzato l’evento “Il Cannone in barocco”, con il violino di Paganini, il concerto-conferenza “Gödel, Escher e Bach” in collaborazione con Luciano Emmer, la prima esecuzione di due opere di F. Gnecco, musicista genovese, il recente spettacolo Hamletscore, ospitato con successo in prestigiose stagioni concertistiche. Ha collaborato con le Facoltà di Architettura e Ingegneria e con il Festival della Scienza.
La redazione
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