Così le fotografie si trasformano in un racconto visuale
Ogni immagine rappresenta il potenziale innesco di una storia, un raggio di sole che illumina un angolo buio e scatena la fantasia. Riuscire a cristallizzare una sequenza di situazioni all’interno di fotografie, con l’obiettivo di comporre un racconto visuale, consente di trasformare un ‘momento qualsiasi’ in un tesoro prezioso.
Osservare e sfogliare foto solo all’apparenza può sembrare un gesto banale, che si compie con distacco. L’osservatore attento saprà cogliere le sfumature di pensiero della persona che quelle immagini le ha salvate e rese eterne sulla pellicola. Una forma di comunicazione primordiale, simile a quei racconti orali che si tramandavano intorno a un fuoco: il ‘non detto’ di una storia veniva lasciato alla fantasia.
Allo stesso modo di fronte a una foto la mente corre, aggiungendo informazioni e sognando dettagli che vanno oltre ciò che vedono gli occhi. Un aspetto quest’ultimo sul quale un fotografo anche amatoriale pone l’accento: va in cerca dell’audience perfetta e stuzzica la sua curiosità. Paesaggi, ritratti e dettagli: ciascun aspetto deve essere condito da ingredienti quali creatività, ‘senso del clic’ e gusto personale. Sono abilità spesso innate, sulle quali però si può lavorare per incrementarle e affinarle.
La stampa delle immagini e lo stile nella composizione
La scelta delle immagini da inserire negli album foto o semplicemente da stampare è una fase cruciale. Sempre più spesso queste finestre in miniatura vengono anche sfruttate come complemento d’arredo, creando collage murali.
Accanto alle ‘tradizionali’ cornici si sta diffondendo la tendenza ad appendere le foto alle pareti - con mollette su cordicelle o fili luminosi - ricorrendo al grazioso formato ‘Vintage’, in stile istantanea con cornice bianca. Bisogna selezionare accuratamente le immagini più belle ed evocative da mettere in sequenza, per poi sondare le migliori offerte dei siti per stampare foto come
https://www.photosi.com/it/stampe/stampe-foto-digitali.
Le immagini possono essere stampate su carta fotografica classica, opaca oppure lucida: l’insieme di scatti compone un piccolo film, che è sempre bello riguardare poiché dà letteralmente vita ai ricordi. Per quanto riguarda le dimensioni, tra i più popolari e apprezzati formati è possibile indicare il 10x15 e il 13x19. Il primo si è affermato nel corso del tempo come ‘standard’ della stampa per foto (la sua diffusione è cominciata negli anni Ottanta), mentre il secondo - inizialmente usato per fare degli ingrandimenti - sta scalando la classifica del gradimento e viene sempre più spesso scelto, sia da amatori che da fotografi professionisti, al posto del formato 10x15.
Il paesaggio e il ritratto: la ricerca dell’equilibrio
Il talento deve andare di pari passo con la creatività, in un connubio che asseconda le emozioni e le trasforma in scatti d’autore. La ricerca del dettaglio o del perfetto contesto sono passaggi clou, elementi che compongono la scenografia del nostro ‘film per immagini’.
L’ispirazione arriva all’improvviso, negli ambienti familiari o in luoghi più o meno conosciuti. Tra gli aspetti maggiormente in grado di influenzare l’occhio e la mente di chi osserva ci sono l’illuminazione e i colori ma anche la nitidezza. Il mix perfetto è quello che riesce a creare un equilibrio fra questi elementi e il soggetto dello scatto. La figura principale deve dominare la scena e il consiglio è quello di ricorrere a un obiettivo di tipo grandangolare, che saprà catturare al meglio l’ambiente intorno.
I racconti di viaggio, amatissimi, sono fatti di paesaggi di impatto scenico e di piccoli grandi dettagli, ma anche di volti ed espressioni uniche. Ecco perché il ritratto classico rappresenta uno stimolo eccezionale per l’osservatore. Quest’ultimo si interroga sui pensieri del soggetto impresso sulla pellicola, sulla sua vita e le sue abitudini: immagina la sua casa, i suoi animali e la sua routine. Tutti elementi che il racconto visuale accenna e può offrire man mano che la storia si dipana.