Donare questa quota a Medici Senza Frontiere, ad esempio, significa sostenere concretamente questa organizzazione umanitaria nelle azioni che porta avanti a livello di cure nelle zone del mondo colpite da conflitti, epidemie, catastrofi naturali o escluse dall’assistenza sanitaria.
La destinazione del 5X1000 non è obbligatoria: in caso non venga effettuata, quella parte di tassazione va comunque saldata allo Stato. Rappresenta quindi una scelta personale, autonoma e gratuita che ogni contribuente italiano può decidere di compiere.
Come abbiamo detto sopra, il 5X1000 può essere destinato a vari enti e organizzazioni no profit, ma non a tutti. Esiste infatti una specifica lista di destinatari ammessi (pubblica e consultabile sul sito dell’Agenzia delle Entrate) tra cui è possibile scegliere.
Fanno parte di questa lista gli Enti del Terzo Settore (ETS) iscritti nel RUNTS, il registro unico nazionale del Terzo Settore. Si tratta di Organizzazioni senza scopo di lucro che perseguono finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale. Tra i beneficiari del 5X1000 ci sono anche gli enti di istruzione e ricerca scientifica, universitaria e sanitaria (compresi gli Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico e chi svolge attività di ricerca con orientamento traslazionale) e le associazioni sportive dilettantistiche. In questo caso, queste realtà devono rispettare alcune regole: avere riconoscimento CONI ai fini sportivi, essere affiliate a una federazione o ente sportivo e svolgere attività di avviamento sportivo per minori, anziani over 60 o persone svantaggiate.
Il 5X1000 può essere inoltre destinato a tutti gli enti che realizzano attività di tutela, promozione e valorizzazione dei beni culturali e paesaggistici e ai gestori delle aree protette. Infine, la quota IRPEF può andare al proprio Comune di residenza, a patto che i soldi ricevuti vengano destinati a iniziative e programmi rivolti soprattutto alle famiglie deboli e ai più fragili.
La decisione di donare il proprio 5X1000 va presa durante la Dichiarazione dei Redditi, nella compilazione del modello Redditi Persone Fisiche (ex Unico), del modello 730 o del modello CU (certificazione unica). É sufficiente firmare il riquadro di riferimento presente sul documento e inserire il codice fiscale dell’ente scelto come beneficiario. Senza la firma la donazione non è valida, mentre se non si inserisce uno specifico Codice Fiscale, la somma viene suddivisa in modo equo tra tutti gli Enti presenti in quello stesso settore.
Molto importante sapere che, qualora si decida di non destinare il proprio 5X1000 a nessuno, questo verrà comunque prelevato automaticamente dallo Stato, in quanto si tratta di una somma di denaro cui ogni contribuente è debitore e deve pagare. Chi non è tenuto a fare la dichiarazione dei Redditi, può comunque decidere di destinare il proprio 5X1000 usando la scheda allegata alla certificazione unica (CU) o al modello Redditi Persone Fisiche, che va consegnata in busta chiusa e con la scritta “Scelta per la destinazione del 5 per mille dell’IRPEF” a una banca o in un ufficio postale. La busta deve inoltre contenere nome, cognome e codice fiscale del contribuente per essere valida e attivare correttamente la donazione richiesta.
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