Diario di una mamma: il primo anno di asilo tra antibiotici e fazzoletti
26-05-2016
Il primo anno di asilo di Sofia è arrivato al mese di febbraio.
Ma in questi mesi, mia figlia, la sua classe l’ha vista pochissimo.
Quest’anno ho imparato che tutti quelli che mi dicevano “vedrai che il primo anno di asilo sarà sempre a casa” avevano ragione. Mi raccontavano di figli che ogni settimana avevano l’influenza, di figli che passavano da un raffreddore ad un virus intestinale alla tosse perenne e chi più ne ha più ne metta.
Io, ingenua, pensavo: “Mia figlia da quando è nata è sempre stata abituata ad uscire con qualsiasi temperatura, e si è presa pochissime volte l’influenza. Ha le difese immunitarie forti, figuriamoci se hanno ragione”.
Sbagliavo. Si, purtroppo non avevo la minima idea di quello che stavo pensando.
Sofia ha iniziato l’asilo a settembre ed è stato un mese bellissimo, ma ad ottobre abbiamo iniziato con le prime influenze, che si sono trasformate in parapertosse e inizio di bronchite. Così ha passato metà Ottobre e tutto Novembre a casa.
A dicembre siamo tornati all’asilo più speranzosi che mai. Prima di Natale c’era la recita e non potevamo perdercela per nulla al mondo. E così per fortuna è stato. Sofia è riuscita a fare la sua prima recita e ad emozionare tanto la sua mamma e il suo papà.
Per fortuna anche le feste di Natale sono andate bene, ed eravamo quasi convinti che il peggio era passato. Effettivamente il peggio era passato, ma nonostante questo i virus erano lì ad aspettarci.
E’ bastata una settimana d’asilo e Sofia è riuscita farsi altre due settimane a casa: questa volta tonsillite.
Inutile dire che ogni volta che lei si ammala, automaticamente si ammala tutta la famiglia, nonni compresi.
Dopo 15 giorni di noia e stanchezza chiusa in casa, finalmente Sofia è tornata all’asilo più felice che mai, giusto in tempo per correre nei negozi a cercare il suo vestito di Carnevale della principessa Elsa di Frozen.
Ma il vestito è servito a poco, visto che è riuscita a perdersi tutte le feste di Carnevale a cui volevamo portarla perché dopo una sola altra settimana all’asilo è tornata a casa di nuovo con la febbre.
Ed ora eccoci qui, ancora a casa sotto antibiotico, e con la speranza di tornare presto all’asilo, e magari di riuscire a fare un mese intero senza assenze.
Aveva proprio ragione chi mi raccontava che il primo anno di asilo era un immergersi continuo in un covo di germi che avrebbe, poi, inevitabilmente portato a casa, e che ci avrebbe fatto ammalare in continuazione.
Al momento Sofia è sotto antibiotico, il suo papà in piena influenza, la sua nonna con febbre e tosse ed io con un raffreddore che non mi dà tregua.
“Dai che così si fa gli anticorpi”, mi dicono. Speriamo con tutto il cuore che si stia rafforzando abbastanza da fare un secondo anno di asilo migliore del primo.
Abbiamo ancora  quattro mesi prima delle vacanze estive. Chissà quante settimane di asilo riusciremo a fare senza avere più la febbre.
Io voglio sperare che l’arrivo della primavera possa aiutarci un po’ a dimenticare tutte queste settimane chiusi a casa e possa darci l’opportunità di divertirci insieme ai nostri amici, di uscire il più possibile e di rifarci su questo inverno così brutto.
Nel frattempo cerchiamo di rimetterci in forma, di avere degli anticorpi più forti per goderci le bellissime giornate di fine inverno e di primavera.

Chiara Nava

La redazione 

 

 

 

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