Diario di una mamma: viva le mamme imperfette
25-05-2016
Come si fa ad essere una mamma perfetta e nello stesso tempo pensare alla casa, al proprio compagno, al lavoro ed anche a se stesse?
Non si può. E finalmente l’ho capito, dopo tanti sensi di colpa e tanta voglia di essere migliore.
Una mamma perfetta, non esiste. Io per prima non lo sono affatto.
Ma sono una mamma che ama incondizionatamente la propria figlia, che mette sempre lei al primo posto, in ogni pensiero, in ogni gesto, e che sbaglia spesso, purtroppo, ma impara dai propri errori.
Sono una mamma come tantissime altre, che la mattina si sveglia pronta ad affrontare una nuova giornata insieme, nonostante la stanchezza, nonostante l’umore che a volte può variare, con il pensiero fisso sulla sua colazione, il suo pranzo, il suo bagnetto, la sua cena, i suoi giochi, gli orari dei suoi cartoni animati preferiti, e con la voglia di imparare qualcosa di nuovo e di crescere insieme a mia figlia.
Ho imparato tanto, da quando è nata Sofia, e ho imparato a cercare di migliorarmi sempre, ma di non pretendere a tutti i costi di essere perfetta.
Siamo mamme, è vero, e questo è un privilegio, ma siamo anche donne, amiche, figlie, compagne, mogli, lavoratrici e chissà quante altre cose, e a volte per quanto ci sforziamo finiamo con il commettere qualche errore nei confronti dei nostri figli. Ma non per questo dobbiamo condannarci.
Sono tante le mamme che si confrontano sul web, attraverso blog, forum, social network e siti che aiutano a trovare conforto e consigli utili per essere una mamma (quasi) perfetta.
Ma la verità è che siamo umane, e non possiamo pretendere di non sbagliare. E credo che proprio mostrando la nostra umanità ai nostri figli possiamo riuscire ad ottenere con loro un dialogo alla pari, basato sulla sincerità e sull’onestà.
La maggior parte delle mamme ha paura, si preoccupa di tutto e spesso si vergogna ad ammetterlo. Per questo nascono gruppi di condivisione anche virtuale che riescono a far sentire protette le mamme, in modo che riescano a lasciarsi andare e se necessario chiedere aiuto senza vergognarsi di farlo, consapevoli di essere ascoltate da altre donne che provano le stesse paure, le stesse ansie e le stesse preoccupazioni.
Spesso tutti i pensieri che ci costruiamo sono assurdi e privi di fondamento, siamo costantemente ossessionate da picchi d’ansia per qualsiasi cosa possa riguardare i nostri figli e viviamo in costante apprensione, prese dalla nostra paura folle di sbagliare.
Ma sbagliare è umano ed anche noi, come i nostri piccoli, lo siamo. Dare un’immagine di finta perfezione ai propri figli è sbagliato, è molto più sano far capire loro che anche noi genitori commettiamo qualche errore e che non possiamo essere perfetti come in realtà vorremmo.
Voglio dire a tutte le mamme che qualsiasi momento di sconforto o di stanchezza arriva nelle nostre vite è normale. Che non è sbagliato stancarsi, non è sbagliato avere qualche crisi e non è neanche sbagliato avere dei bisogni non associabili ai propri figli.
Noi mamme siamo delle super donne, abbiamo la capacità di pensare a tutto, di non far mancare niente ai nostri figli, con l’indispensabile aiuto dei papà ovviamente, e di essere sempre a disposizione della famiglia in qualsiasi momento della nostra vita. Pensiamo a cosa deve mangiare nostro figlio, a quanto tempo ha passato davanti alla televisione, all’ora del pisolino, a farlo divertire e giocare, a farlo uscire, a portarlo all’asilo, a scuola, al parco, a fare merenda, e nello stesso tempo teniamo la casa pulita, lavoriamo e qualche volta riusciamo addirittura a prenderci cura di noi e a coltivare i nostri interessi e le nostre passioni.
Perciò, care mamme, non saremo perfette, ma sicuramente siamo invincibili, degne dei migliori supereroi.
Per questo motivo dico: viva le mamme imperfette, le mamme umane, che amano i loro figli sopra ogni cosa e che non si vergognano di essere stanche, di avere le occhiaie, di avere sempre i capelli spettinati, la casa un po’ sporca e disordinata, ma un grande ed immenso sorriso sul viso e sul cuore.

Chiara Nava

La redazione 

 

 

 

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