Con la conferma di due nuovi nidi avvistati tra il 14 e il 15 luglio nelle spiagge di Varazze e Laigueglia sale a otto il numero totale di nidi censiti quest'anno nella regione.
La sera del 14 luglio, alcuni ragazzi hanno avvistato una tartaruga marina sulla spiaggia libera vicino allo stabilimento Mauro di Varazze.
Dopo la segnalazione alla Guardia Costiera, il Gruppo Ligure Tartarughe (GLIT) è intervenuto prontamente, confermando il mattino seguente la presenza del nido a 44 metri dalla battigia, con una profondità di 23 centimetri.
Al sopralluogo hanno partecipato anche i biologi di Arpal e Menkab, la Guardia Costiera e la Polizia Locale.
A Laigueglia, invece, è stato il guardiano dello stabilimento Aurora a individuare una tartaruga intenta a rientrare in mare intorno alle 5:20 del mattino del 15 luglio.
Dopo l'allerta alla Guardia Costiera, i volontari di Delfini del Ponente hanno delimitato l'area e i biologi autorizzati hanno confermato il nido a 19 metri dalla battigia, profondo 24 centimetri.
Entrambi i siti saranno protetti con gabbie e transenne, e le amministrazioni comunali stanno predisponendo apposite ordinanze per garantire la sicurezza delle nidificazioni. Sono stati installati data logger per monitorare la temperatura della sabbia e prelevati campioni di sedimento per analisi più approfondite.
Il coordinamento tecnico-scientifico delle attività è affidato al GLIT (Acquario di Genova, Arpal, Istituto Zooprofilattico Sperimentale Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta e Università di Genova), con il supporto delle associazioni Menkab a Varazze e Delfini del Ponente a Laigueglia.
Chiunque noti una tartaruga durante la deposizione delle uova o tracce sulla sabbia è tenuto a segnalarlo immediatamente alla Guardia Costiera chiamando il 1530 o il 112, avviando così la procedura di intervento coordinata dall'Acquario di Genova e dal GLIT.
La gestione accurata dei nidi prevede un monitoraggio costante, soprattutto dal 40-45° giorno dalla deposizione, quando ci si avvicina al momento della schiusa. In quel periodo, vengono predisposti corridoi protetti e ombreggiati per facilitare il percorso dei piccoli verso il mare. Durante la schiusa, il personale del GLIT e i volontari registrano l'evento con fotografie (senza flash) e rilevano dati utili alla ricerca scientifica.
Parallelamente, come già avvenuto nel 2024, verranno organizzati incontri informativi e di sensibilizzazione rivolti ai cittadini, per condividere l'importanza di tutelare questi eventi naturali unici.
Informazioni utili:
Approfondimenti: Acquario di Genova
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