Dal 3 al 17 settembre 2020 la 29esima edizione del Festival del Mediterraneo a Genova.
Michela Resi ha intervistato il patron e direttore artistico della manifestazione, Davide Ferrari che le ha raccontato come si organizza un grande Festival e quali sono le sorprese di questa edizione.
"EurAmeriche" è il titolo e il "filone narrativo" che conduce attraverso il Festival del Mediterraneo 2020, una kermesse tra le prime in Italia e in Europa per storicità, dopo il grande successo di pubblico ottenuto negli anni passati con gli approfondimenti sull’EurAfrica e l’EurAsia.
Di fatto la simbiosi tra culture e popoli è il punto imprescindibile che caratterizza sin dal 1992 il Festival Musicale del Mediterraneo su produzione e organizzazione Echo Art, espressione dell’incontro tra le arti e tra le generazioni, che dal viaggio a ritroso nel tempo rende anche il panorama contemporaneo più chiaro da decifrare.
La rassegna, quest'anno arricchita di nuovi partner, nuovi sodalizi e con location votate alla suggestione (in gran parte all'aperto) vedrà una commistione tra eventi live e dirette streaming.
MICHELA RESI
Ho iniziato a cantare a 19 anni, sono stata una delle voci di "Non è la Rai" di Gianni Boncompagni, il mio soprannome era "Speedy" per la velocità nell'apprendere canzoni nuove. Successivamente sono stata corista di Marco Masini e Jenny B. Dopo aver girato l'Europa come cantante mi sono fermata a Bogliasco.
Vivevo già a Genova quando ho partecipato a “We three plus friends”, l'ultimo disco di Bobby Durham, batterista di Frank Sinatra ed Ella Fitzgerald.
Dal 2013 sono conduttrice di Zenazone, realizzo video e interviste in team con Davide Romanini con cui ho realizzato anche oltre 130 video itinerari turistici in tutta Italia col format Eats&Travels.
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