Napulè, organizzato da Marina Genova e Rossopomodoro, è dedicato al mood napoletano (cultura, pizza & sapori, musica), e si svolgerà sabato 29 e domenica 30 luglio dalle ore 19 alle 24, a Marina Genova. Sarà allestita da Rossomodoro una lunghissima pizzeria sul mare, dove sarà possibile gustare anche altre specialità napoletane. A rendere piacevoli le due serate è previsto un intrattenimento musicale con melodie e ritmi partenopei: in particolare si alterneranno la Posteggia del duo “Scala Minore Napoletana” e la Tammurriata del gruppo “A Paranza r’o Lione”. Napulè è inoltre arricchito dalla mostra fotografica “Napoli nello sguardo di un fotoreporter - Sergio Siano”, inaugurata sabato 1 luglio e aperta, per le due giornate conclusive del 29 e 30 luglio, dalle ore 16 alle 24.
MELODIE E RITMI DELLA TRADIZIONE PARTENOPEA Il termine POSTEGGIA deriva da “puosto”, ovvero il luogo dove si svolge un’attività commerciale come un ristorante o un caffè, presso il quale si esibiscono i musicisti ambulanti. Il duo “SCALA MINORE NAPOLETANA” è composto da Angela Villa, autrice teatrale ed interprete della canzone napoletana, accompagnata alla chitarra da Franco Ventimiglia. Angela Villa, assieme al chitarrista Franco Ventimiglia, si occupa di Teatro Canzone (letture sociali e civili accompagnate da canti e musiche della Canzone Classica Napoletana). Ha ricevuto numerosi riconoscimenti nazionali e internazionali e ha al suo attivo diverse pubblicazioni. La TAMMURRIATA, ovvero "Suono, Canto e Ballo n' copp' o tamburo", è una complessa forma espressiva che unisce musica e danza: un’antica tradizione vesuviana legata al ciclico calendario contadino e alle feste religiose. A PARANZA R'O LIONE, guidata dalla possente ritmica di Antonio Matrone detto 'O Lione, che nel 2006 decide di fondarla, è un gruppo di ricerca e di recupero delle tradizioni musicali popolari e contadine del Centro e del Sud Italia, in particolare campane. Antonio Matrone, tra i massimi esperti dell’arte della “tammorra” in Italia con circa 35 anni di esperienza (come costruttore di strumenti musicali e suonatore), esporta la sua musica e le tradizioni antiche popolari contadine sia nelle maggiori manifestazioni italiane che all’estero. Ideatore di alcuni Festival di musica popolare, direttore artistico di altri, ha all'attivo anche un dvd dal titolo “Le ultime voci del popolo contadino”, dove i più anziani suonatori e cantanti popolari mettono in scena il loro sapere. In occasione di NAPULè, “A Paranza r'o Lione” propone un coinvolgente spettacolo di musica e danza. A questo si aggiunge uno “stage di avvicinamento” alla Tammurriata ossia un piccolo corso sui principali passi di danza e un’esposizione di strumenti musicali della tradizione campana, come tammorre, tamburelli, putipù, scetavajasse, ciaramelle, flauti, triccabballacche, castagnette.
LA MOSTRA FOTOGRAFICA In occasione di Napulè apre dalle ore 16 alle 24 la mostra “Napoli nello sguardo di un fotoreporter - Sergio Siano”, allestita presso la Galleria Arte in Porto e inaugurata sabato 1 luglio. Oltre 30 scatti che svelano la vita più autentica nei vicoli della città partenopea: dalle processioni per San Gennaro, agli scugnizzi, al “panariello”, alla venditrice di taralli, alle storiche pizzerie, ai “bancarielli” di pesce o verdure.
Le foto invitano a scoprire l’anima più vera di Napoli attraverso lo sguardo competente e appassionato di un fotoreporter partenopeo: Sergio Siano.
L’AUTORE Sergio Siano, nato in un quartiere popolare di Napoli. Figlio d’arte, proviene da una famiglia di fotoreporter specializzata nella cronaca ed è, a sua volta, un fotoreporter di strada, attento osservatore dei cambiamenti storici, politici e culturali di Napoli. Esordisce nel 1985 a “Il Giornale di Napoli” e dal 1987 lavora per il quotidiano “Il Mattino”. Molte sue immagini si ritrovano in diversi libri e volumi sulla storia fotografica di Napoli. Il premio Cosimo Fanzago 2010 gli è stato riconosciuto proprio per il suo rapporto “intimo” con la città. Oltre a numerose mostre personali, ha pubblicato i libri fotografici “Vicoli, un viaggio Napoletano” e “Il mare che bagna Napoli”, opere che sarà possibile sfogliare durante il periodo dell’esposizione.
In occasione dell’inaugurazione della mostra, Sergio Siano ha presentato il nuovo libro sui Quartieri Spagnoli, il “quartiere per antonomasia” di Napoli, descritto attraverso le sue foto e le parole del giornalista partenopeo Pietro Treccagnoli. “I Quartieri sono Spagnoli ma napoletanissimi. Anzi sono la quintessenza di Napoli. Aperti e chiusi nello stesso tempo. Racchiudono e proteggono tutte le anime della metropoli. Vicoli, chiese, piazze, mercati, palazzi e fondaci sono uno accanto all’altro e disegnano un labirinto obliquo tra la città antica e la collina”.
La redazione
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