Gli itinerari alla ricerca dei tesori artistici e architettonici della Liguria: il programma di aprile
07-04-2017
Un’invasione digitale del borgo di Granarolo e di Forte “Tenaglie”, una mattinata alla ricerca di punti panoramici insoliti e originali tra ascensori e cremagliere, una giornata per riscoprire un complesso monastico perduto in pieno centro città e un’iniziativa fuori porta. Sono queste le proposte per il mese di aprile firmate Enjoy Genova, il cartellone di percorsi guidati alla scoperta dei tesori artistici e architettonici di Genova e della Liguria pensato per genovesi doc o per chi per un giorno vuole diventarlo, a cura di Cooperativa Archeologia. Otto gli appuntamenti previsti, che saranno inaugurati domenica 9 aprile alle 15.00 da un itinerario per esplorare il nuovo Museo Archeominerario di Castiglione Chiavarese, complesso costituito dal Museo Archeologico, dalla Galleria XX Settembre, che consente di avventurarsi in un percorso di circa 400 metri nella miniera di rame più antica di tutta l’Europa occidentale, e dal sito archeologico che l’ha portata alla luce. Grazie alla presenza di una guida sarà possibile ricostruire la produzione mineraria dell’area attraverso più di 5000 anni di storia, calandosi nell’Età del Rame, toccando l’epoca tardoantica/bizantina e arrivando fino all’età moderna.

Tra le novità una proposta pensata per tutti gli appassionati di culture digitali. Domenica 23 aprile chi desidera far conoscere e valorizzare la bellezza della propria città attraverso il web potrà presentarsi al capolinea della cremagliera Principe-Granarolo armato di smartphone, macchina fotografica o videocamera. Il pomeriggio prevede la salita al borgo di Granarolo, piccolo presepe vivente che si snoda lungo una tipica “crueza” genovese, e proseguirà fino alla chiesa di Santa Maria Assunta per arrivare poi, costeggiando le Mura Nuove, a Forte “Tenaglia", il tutto documentato passo dopo passo con foto e video da condividere sui social network (è possibile prenotarsi direttamente sul sito: www.invasionidigitali.it).

Da non perdere, sabato 15, un itinerario per scoprire il convento perduto di San Francesco di Castelletto e la sua chiesa: un complesso risalente al XIII secolo fortemente ridotto con la costruzione dei palazzi di Strada Nuova, demolito in età napoleonica e tornato recentemente alla luce dopo i lavori di ristrutturazione del cortile di palazzo Tursi. Ritrovo alle 15.00 al bookshop dei musei di Strada Nuova per accompagnare l’evoluzione di questa straordinaria scoperta, dal luogo su cui gli edifici erano inizialmente edificati fino ai magazzini del museo di Sant’Agostino, normalmente chiusi al pubblico, dove sono custodite le decorazioni e le lapidi marmoree rinvenute e ancora in attesa di essere esposte. Domenica 30 aprile invece sarà la volta di una mattinata per guardare con occhi nuovi i sistemi di risalita che, dalla fine dell’800, sono stati realizzati sulle colline genovesi. Dall’ascensore liberty di Castelletto alla funicolare Zecca-Righi, per raggiungere il Santuario della Madonnetta con il suo presepe monumentale che raccoglie un centinaio di statue lignee in costume del XVII e XVIII secolo, prodotte a Genova da grandi artisti e artigiani anonimi.

Tutti i venerdì pomeriggio sarà inoltre possibile prendere parte a una visita dell’area archeologica dei Giardini Luzzati, che custodisce preziosi reperti di epoca romana tra cui spiccano i resti dell’anfiteatro di Genova, un pozzo del IV secolo, testimonianza di quando l’arena fu trasformata in campo coltivato, e strutture medievali e post medievali costruite dal XII secolo in poi. Un itinerario partecipativo che invita il pubblico a seguire attivamente l’evoluzione di questo spazio nel cuore della città, per iniziare definirne l’identità a partire dal contributo di coloro che la frequenteranno.

A tutti i partecipanti sarà distribuita la fidelity card per collezionare i timbri e ottenere una visita gratuita.
Ingresso a pagamento alle visite, prenotazione obbligatoria allo 335.1278679 e a: enjoygenova@archeologia.it
Per ulteriori informazioni: www.enjoygenova.it
Calendario itinerari culturali di aprile:

Domenica 9 aprile 2017 ore 15.00
Fuori Porta
Sestri Levante. Antiche miniere e minatori.
Museo Archeominerario di Castiglione Chiavarese
Appuntamento ore 14.45 Museo
Durata circa 2 ore
Prezzo della visita euro 12, prezzo speciale riservato ai soci Coop o abbonamento AMT euro 10, bambini euro 6

Itinerario alla scoperta di un museo nuovo e originalissimo, il Museo archeominerario di Castiglione Chiavarese (MuCast), che è costituito dal Museo Archeologico, piccolo ma ricco di suggestioni, allestito nella ex-scuola della frazione Masso, dalla Galleria XX Settembre, che consente di fare un vero percorso di circa 400 metri in miniera, e dal sito archeologico che ha permesso di scoprire quella che è risultata la miniera di rame più antica di tutta l’Europa occidentale. Grazie alla presenza di una guida sarà possibile ricostruire la storia della produzione mineraria, calandosi nell’Età del Rame, toccando l’epoca tardoantica/bizantina e arrivando fino all’età moderna, in un’area che ha più di 5000 anni di storia raccontati tutti in questo particolarissimo museo. Il MuCast è gestito dalla Cooperativa TerraMare di Sestri Levante che sta collaborando con la Cooperativa Archeologia nello svolgimento delle visite guidate in particolare nel territorio del Levante Ligure, e che si è occupata, prima ancora dell’apertura del museo, del progetto di studio e ricerca in previsione dell’allestimento museale. La visita è possibile anche nei momenti di freddo intenso poiché all’interno della miniera la temperatura si mantiene costante. Potrebbe esservi inoltre il pretesto per una gita “fuori porta” nel territorio di Castiglione Chiavarese e in tutta la Val Petronio, ricchissima di sentieri, di verde, e soprattutto di agriturismi dove poter gustare prodotti tipici, semplici e genuini.

Sabato 15 aprile 2017 ore 15.00
Genova Archeologica
Dallo Scavo al Museo
Appuntamento ore 14.45 bookshop Musei di Strada Nuova
Prezzo della visita euro 12, prezzo speciale riservato ai soci Coop o abbonamento AMT euro 10, bambini euro 6, + 4 euro ingresso giardino archeologico + 3 euro magazzini S. Agostino

Un percorso inedito da “addetti ai lavori” per illustrare le sorti di un importante monumento cittadino dalla sua riscoperta alla fruizione attraverso le vicende dell'antico convento di S. Francesco di Castelletto, del XIII secolo, che sorgeva all'esterno delle mura del 1155, fortemente ridotto con la costruzione dei palazzi della Strada Nuova rinascimentale e demolito in età napoleonica. Durante i recenti lavori di risistemazione del cortile di palazzo Tursi sono venuti alla luce i resti della chiesa e dell'area cimiteriale, parte dei quali sono attualmente visitabili. Negli scavi sono stati ritrovati numerosissimi frammenti di decorazioni e lapidi marmoree, al momento conservati nei magazzini del Museo di Sant'Agostino in attesa dei restauri e dell'esposizione definitiva. La partenza del percorso è da via di Strada Nuova, oggi via Garibaldi, sede di splendidi palazzi nobiliari, per edificare i quali è stato demolito l'antico quartiere popolare. Si procederà alla visita del giardino a monte di palazzo Bianco, che conserva resti della chiesa, e del Corridoio Archeologico tra i palazzi Bianco e Tursi, dove è visibile quello che rimane della cripta accompagnati dagli addetti ai lavori impegnati negli scavi archeologici del complesso ecclesiastico. Dopodiché si attraverserà il cuore della città: via Garibaldi, piazza De Ferrari, piazza Matteotti, salita Pollaiuoli, stradone Sant'Agostino. Ingresso al museo di S. Agostino, posto alla sommità della collina di Sarzano (il più antico nucleo abitato di Genova), che si snoda all'interno del complesso conventuale risalente al XIII secolo. Visita dei magazzini, normalmente chiusi al pubblico, e della raccolta di marmi della chiesa di S. Francesco, con illustrazione dei pezzi di maggior rilievo. Chi lo desidera, a conclusione potrà ottenere una riduzione sull’aperitivo ai Giardini Luzzati di piazza delle Erbe, presentandosi col biglietto di EnjoyGenova.

Domenica 23 aprile 2017 ore 14.00
A spasso per
Punti di vista e di partenza: Invasioni digitali al Forte “Tenaglie”
Appuntamento ore 13.45 Capolinea della cremagliera Principe-Granarolo (vicino al Bingo)
Durata 3 ore
Prezzo della visita euro 12, prezzo speciale riservato ai soci Coop o abbonamento AMT euro 10, bambini euro 6 + 2 euro da devolvere alla manutenzione del forte.
Da portare biglietti AMT
Max 20 persone per l’itinerario in cremagliera oltre con mezzi propri fino a Granarolo

“Punti di vista e di partenza” invade digitalmente il borgo di Granarolo e Forte “Tenaglie”. Per chiunque voglia far conoscere e valorizzare la bellezza della propria città questo è l’itinerario adatto. Presentati armato di smartphone, macchina fotografica e videocamera per condividere la tua passione e far conoscere, attraverso il web, la Genova nascosta. L’itinerario prevede la salita al borgo di Granarolo attraverso una delle più antiche cremagliere d’Italia, e proseguirà attraverso l’antico borgo contadino, luogo di villeggiatura di nobili famiglie genovesi (fra le quali Airolo, Lomellini, i Cambiaso) situato lungo la via medioevale che dall'antica porta di San Tomaso portava verso la Val Polcevera. Dal borgo antico, piccolo presepe vivente, che si snoda lungo una tipica “creuza” genovese, si gode di un'ampia vista sulla città da diversi punti panoramici: sia dal capolinea della Cremagliera, sia a fianco dell’antica chiesa di Santa Maria Assunta di Granarolo (Abbazia dei Montariensi). L’origine di quest’ultima risale al 1190-1192 e si deve ad un fervente devoto della Madonna di nome Bencio o Benizzo, le cui ossa riposano accanto alla struttura. Proseguendo per Salita Granarolo, si percorre via Bartolomeo Bianco costeggiando in parte le Mura Nuove, con destinazione Forte Tenaglia, edificato sulla Bastia di Promontorio nel 1633, come parte delle Mura Nuove.

Domenica 30 aprile 2017 ore 10.00
A spasso per
Punti di vista e di partenza
Ascensore di Castelletto, funicolare Zecca-Righi, Santuario della Madonnetta
Appuntamento ore 10.00 Piazza Portello
Durata 3 ore
Prezzo della visita euro 12, prezzo speciale riservato ai soci Coop o abbonamento AMT euro 10, bambini euro 6 + 2 euro da devolvere al progetto della chiesa
Da portare biglietti AMT

Genova è una città che può essere ammirata da diversi punti di vista: dal basso, tra la miriade di vicoli che ne caratterizzano il tessuto urbano del centro storico, oppure dall’alto, osservando gli innumerevoli punti panoramici posti lungo l’anfiteatro collinare che la circonda. La necessità di collegamenti meno impegnativi rispetto ai percorsi in salita, tra le strette mattonate, ha fatto sì che nel corso dei decenni, a partire dalla fine dell’800, si realizzassero importanti sistemi di risalita, come ascensori, funicolari e cremagliere. La peculiarità dei sistemi di trasporto della città di Genova ci offre un curioso modo per visitare la città e i suoi tesori, come la chiesa della Madonnetta. Partenza del percorso da piazza Portello dalla quale si prenderà l’ascensore liberty di Castelletto per salire a Spianata e ammirare Genova da questo punto di vista panoramico particolare che ci darà la possibilità di affrontare la storia della zona di castelletto. Si discenderà verso piazza della Meridiana attraverso la sottostante creuza, per poi dirigersi verso la funicolare Zecca-Righi, con discesa Madonnetta. Il Santuario della Madonnetta che prende il suo nome da una statuetta della Vergine col bambino in alabastro di XVII secolo, dono della nobildonna Isabella Moneglia moglie del senatore Paride Salvago, ha numerose attrattive tra cui sicuramente la più importante è il presepe monumentale che raccoglie un centinaio di statue lignee in costume dell’epoca (XVII-XVIII secolo) prodotte a Genova da grandi artisti e artigiani anonimi. Il percorso si concluderà al punto panoramico del Righi.

Il venerdì dei Giardini Luzzati dalle 15-18 (prenotazione obbligatoria)
Genova Archeologica
Ogni venerdì visita guidata con archeologo.
Prezzo della visita euro 4, bambini euro 3

Area Archeologica dei Giardini Luzzati: 2000 anni di storia in un solo luogo. Un insieme di ricchi reperti di epoca romana, tra cui spiccano i resti dell’anfiteatro di Genova, un pozzo del IV secolo, memoria di quando l’arena fu trasformata in campo coltivato, strutture medievali e post medievali costruite dal XII secolo in poi. Sono “lavori in corso permanenti”, che invitano il pubblico a seguire attivamente l’evoluzione dell’allestimento dell’area e la continua ridefinizione della sua identità, attraverso il contributo di tutti coloro che lo frequenteranno. Un luogo nuovo e antico, nel cuore del Centro Storico di Genova, nel quale poter partecipare a diverse proposte.

La redazione 

 

 

 

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