Il mondo del vino è ricco di storie affascinanti, ma poche sono tanto iconiche quanto quella del Mateus Rosé, un vino che, dagli anni '40 a oggi, ha saputo evolversi mantenendo intatto il suo appeal. Nato in Portogallo, nella regione della Beira, Mateus Rosé è molto più di una semplice bevanda: è un simbolo di stile, innovazione e intraprendenza.
Il Mateus Rosé venne ideato nel 1942 da Fernando Van Zeller Guedes, fondatore della Sogrape Vinhos, un'azienda familiare che all'epoca era già attiva nella produzione vinicola.
L'intento di Guedes era di creare un vino rosato che fosse leggero, frizzante e accessibile a un pubblico internazionale, un concetto innovativo per il tempo.
Il risultato fu un vino che univa freschezza, acidità e una dolcezza delicata, rendendolo perfetto per essere gustato in diverse occasioni e con vari abbinamenti.
La particolarità del Mateus non risiede solo nel suo gusto, ma anche nel suo packaging: la bottiglia a forma di fiasco, ispirata alle borracce utilizzate dai soldati portoghesi nella prima guerra mondiale, è diventata una vera icona di design. Questa forma distintiva ha giocato un ruolo cruciale nel marketing del vino, rendendolo immediatamente riconoscibile e associato a un senso di lusso accessibile.
Negli anni '50 e '60, Mateus Rosé trovò terreno fertile nei mercati internazionali, in particolare nel Regno Unito e negli Stati Uniti, dove divenne il vino preferito di celebrità e artisti. Il suo appeal internazionale è stato in parte alimentato dalla sua versatilità e dall’immagine moderna che incarnava. Era un vino giovane, frizzante, perfetto per accompagnare i momenti conviviali, dall'aperitivo al picnic.
Il vino divenne un simbolo della cultura pop degli anni '70, trovando spazio anche nelle case di personaggi famosi come Jimi Hendrix e Elton John. Non è raro che il Mateus venga ricordato come "il vino dei party", per la sua capacità di unire le persone in occasioni informali, ma con un tocco di eleganza.
Con l’avvento di nuove tendenze nel mercato del vino negli anni '80 e '90, Mateus Rosé attraversò una fase di declino.
I gusti dei consumatori si spostavano verso vini più secchi e sofisticati, mentre il rosato cominciava a perdere terreno, venendo talvolta considerato un’opzione meno pregiata rispetto ai rossi e ai bianchi.
Tuttavia, negli ultimi decenni, il mercato del rosato ha conosciuto una vera e propria rinascita. La domanda di vini più freschi e leggeri è aumentata, spingendo i produttori a riscoprire e innovare le tecniche di vinificazione del rosato. Mateus ha colto questa opportunità, rinnovando la propria immagine e investendo nella qualità del prodotto, pur mantenendo l'iconica bottiglia e il caratteristico gusto leggermente frizzante.
Oggi, Mateus Rosé continua ad essere un vino amato da un pubblico vasto e variegato, dal bevitore occasionale all'appassionato di vino. La sua capacità di adattarsi ai cambiamenti del mercato e alle nuove generazioni lo rende un caso di studio interessante nel panorama vinicolo internazionale.
Pur mantenendo la sua essenza storica, Mateus ha saputo innovarsi attraverso nuove campagne di marketing, un rinnovato impegno nella sostenibilità e l’introduzione di varianti più moderne del classico rosato. Il risultato è un vino che resta fedele alle sue radici, ma con uno sguardo proiettato verso il futuro.
Il Mateus Rosé è più di un vino: è un pezzo di storia culturale che ha saputo attraversare decenni, mode e tendenze, mantenendo un fascino intramontabile.
La sua storia, fatta di innovazione, adattamento e riconoscibilità, lo rende unico nel panorama vinicolo mondiale. E sebbene sia nato come un progetto per rendere il vino accessibile e amato in tutto il mondo, il suo percorso lo ha elevato a simbolo di stile e qualità, consolidando il suo posto tra i grandi nomi del vino internazionale.
Che siate amanti dei rosé o semplicemente curiosi di scoprire la storia di un vino che ha segnato un’epoca, Mateus Rosé rimane una scelta intramontabile e sempre attuale.
Saba, è genovese di origini nobili etiopi e cittadina del mondo, ha cambiato 48 case, inseguendo le sue passioni ed il suo lavoro.
Classe '76, ha iniziato sin da piccola all'età di 3 anni, la sua carriera nel mondo dello spettacolo, partecipando a diversi programmi televisivi in RAI, Mediaset ed emittenti locali liguri. Modella per le più importanti griffe di moda, che l'ha portata in giro per le passerelle di Milano, Roma e Parigi.
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