La Casa dello Studente di Genova rappresenta un luogo di grande rilevanza storica, legato agli eventi della Seconda Guerra Mondiale.
Oggi, i suoi sotterranei sono simbolo della memoria e della resistenza, grazie anche al lavoro di associazioni e studenti che negli anni hanno contribuito a riportarne alla luce la storia.
Situata in Corso Gastaldi, è oggi un simbolo della memoria storica legata alla Resistenza italiana. Durante l'occupazione nazifascista, tra il 1943 e il 1945, l'edificio fu trasformato in un centro di detenzione e tortura gestito dalla Gestapo, sotto la guida del tenente colonnello Friedrich Engel, noto come il "boia di Genova"
Grazie a Virginia Monteverde, che ogni anno organizza "Segrete Tracce di Memoria", abbiamo potuto realizzare questo video (riprese e montaggio di Davide Romanini).
Inaugurata nel 1935 come residenza universitaria, la Casa dello Studente fu requisita dalle forze naziste nel 1943 durante l’occupazione nazifascista.
La Casa dello Studente di Genova fu trasformata militarmente dalle forze tedesche e divenne il quartier generale della Gestapo a Genova.
In questi sotterranei vennero perpetrati atti di tortura e violenza nei confronti di partigiani e oppositori del regime.
Le celle erano anguste, con soffitti bassi che impedivano ai prigionieri di stare in piedi, e le condizioni igieniche erano pessime, con escrementi accumulati sul pavimento
Questi eventi hanno reso il luogo un simbolo delle sofferenze vissute durante il periodo bellico e della lotta per la libertà.
Sotto il comando di Friedrich Engel, la Gestapo utilizzò metodi di tortura brutali per estorcere informazioni ai prigionieri. Tra le vittime vi furono numerosi esponenti della Resistenza ligure, come Vannuccio Faralli, futuro primo sindaco di Genova nel dopoguerra, e la giovane staffetta partigiana Stefanina Moro, arrestata a soli 17 anni e morta in seguito alle torture subite.
Dopo la Liberazione, la Casa dello Studente tornò alla sua funzione originaria di residenza universitaria. Le celle e i sotterranei furono murati, e per decenni la memoria delle atrocità commesse in quel luogo fu quasi dimenticata. Solo negli anni '70, grazie all'impegno di un gruppo di studenti, i sotterranei furono riscoperti e aperti al pubblico, portando alla luce una pagina oscura della storia genovese
Negli anni ‘70, un gruppo di studenti che alloggiava nella Casa dello Studente, dopo aver ascoltato da memorie storiche del luogo inquietanti racconti,decise di esplorare i sotterranei.
Dietro la mensa trovarono un muro spesso di mattoni rossi che, lo riaprirono, rivelando una serie di stanze nascoste che raccontavano un passato dimenticato. Questa scoperta segnò l’inizio di un percorso di ricerca e sensibilizzazione sulla memoria di questi spazi.
Oggi, la Casa dello Studente ospita il Museo della Resistenza Europea. I sotterranei sono visitabili e conservano testimonianze delle sofferenze patite dai prigionieri, con scritte originali sulle pareti delle celle e una mostra permanente che espone lettere dei condannati a morte della Resistenza europea. Ogni anno, in occasione del Giorno della Memoria e del 25 aprile, vengono organizzate visite guidate per studenti e cittadini, al fine di mantenere viva la memoria e sensibilizzare le nuove generazioni sugli orrori del passato
Grazie alla collaborazione con "Segrete tracce di memoria" e l’ente Aliseo, l’Università di Genova ha promosso diverse iniziative per preservare e diffondere la conoscenza di questi luoghi. Gli sforzi mirano a mantenere viva la storia della Resistenza italiana e a ricordare le atrocità commesse, affinché non vengano dimenticate dalle generazioni future.
Sebbene i sotterranei della Casa dello Studente siano un forte simbolo della Resistenza italiana, è importante ricordare che anche in Germania vi furono movimenti di resistenza contro il regime nazista. La memoria storica deve quindi essere preservata a livello internazionale, riconoscendo il sacrificio di coloro che si opposero alla dittatura in ogni paese.
Oggi, la memoria della Casa dello Studente viene mantenuta viva attraverso eventi culturali e teatrali. Un esempio è l’esperienza immersiva realizzata da Matteo Aldo Maria Rossi (video in questa pagina), che ha reso ancora più coinvolgente il racconto di questi luoghi. Queste iniziative permettono al pubblico di comprendere in maniera più profonda il valore storico e umano di tali testimonianze.
La Casa dello Studente di Genova e i suoi sotterranei sono un patrimonio di memoria collettiva che va custodito e tramandato. Attraverso il lavoro di ricerca, la divulgazione storica e le esperienze immersive, si rafforza il legame tra passato e presente, affinché le lezioni della storia non vengano mai dimenticate.
DAVIDE ROMANINI [d.romanini@zenazone.it]
Nato nel 1969 a Genova, ingegnere, uno dei due soci di Zenazone e co-fondatore di Zenazone.it
Autore di oltre 200 video itinerari turistici in tutta Italia con il format Eats&Travels e centinaia di video in Liguria con Zenazone con oltre 5 milioni di visualizzazioni complessive solo su YouTube.
Realizza strategie di Web Marketing e Video Web Marketing, video aziendali, video emozionali, documentari e interviste.
Content Social Media Manager per aziende, realizza contenuti in pochi giorni per una pianificazione editoriale di diversi mesi.
Realizza Virtual Tour per qualsiasi struttura (per informazioni e per creare un virtual tour nella tua struttura)
Videomaker Ambassador Traipler
Oltre 1.000 fotografie nello stock photography
GLI ARTICOLI PIÙ VISTI
GLI ARTICOLI PIÙ VISTI
GLI ARTICOLI CORRELATI