Ad aggiudicarsi il trofeo World Art Collection nell'edizione 2017 è stato l'artista
Massimo Paracchi con l'opera "
Free Sprinkling Overflowing e Sparkling in Kromotrance alchemica a Portofino nelle interferenze iperdimensionali dell'anima". La premiazione ha avuto luogo
domenica 12 febbraio nella sala congressi
NH Hotel Marine Collection, nei pressi dell’Acquario di Genova, e proprio di fronte al Galeone Neptune, set del film Pirates di Roman Polanski. Durante la cerimonia Massimo Paracchini ha ricevuto il trofeo con diploma e motivazione critica, e la sua opera è stata pubblicata sul
catalogo ufficiale del premio. Tutta l’organizzazione è stata curata da
ArtExpò Gallery, diretta da
Mariarosaria Belgiovine.
La manifestazione è stata trasmessa in
live streaming sulla pagina Facebook di ArtExpò Gallery e la consegna dei premi è stata accompagnata dalla video proiezione delle opere premiate.
Alla cerimonia di premiazione sono intervenuti i seguenti membri della commissione critica: Mariarosaria Belgiovine (Critico d’arte e Direttrice artistica ArtExpò Gallery), Jean Charles Spina (Critico internazionale e Presidente della GS Comunication –Nice), Vincenzo Chetta (Direttore Biancoscuro Art Magazine Pavia), Daniela Malabaila (Caporedattore Biancoscuro Art Magazine), Elena Cicchetti (Critico e Presidente Art in the World), Francesco Chetta (Editore Effeci Arte Collezionismo), Giorgio Bolla (scrittore e poeta), Eraldo Vinciguerra (storico d’arte), Giampaolo Curti (Estimatore d’arte), Oxana Albot (critico d’arte – Genova).
Free Sprinkling Overflowing e Sparkling in Kromotrance alchemica a Portofino nelle interferenze iperdimensionali dell'anima. Olio su tavola 80 x 60.
“
Ogni immagine, ogni figura deve essere trasformata dall’artista in pura visione atemporale tramite un processo alchemico di krometamorfosi dinamica e può essere transatomizzata attraverso quella sapiente e magica aspersione di colore che è il Free Sprinkling Overflowing e Sparkling, ma viene anche proiettata nelle geometrie iperellittiche e iperdimensionali dell’Universo e trasfigurata dai moti convulsi dell’anima, che è viva e palpita di forti sensazioni e di emozioni infinite, in uno stato di Kromotrance trascendentale che proietta all’improvviso l’artista in una dimensione totalmente estatica, in uno spazio e in un tempo universali. Attraverso la geometria iperdimensionale, anche quando c'è la dimensione cosmica che irrompe nel paesaggio, ogni ricerca diventa un viaggio interiore, la spirale dall'esterno ritorna verso il centro, verso il profondo, nelle viscere dell'anima, verso un Universo misterioso, oscuro, quasi insondabile, tutto da scoprire, sprofondando negli abissi di un cratere per immergersi al centro di una terra incandescente e inesplorata”. Da Eidetica Trascendentale dell’arte di Massimo Paracchini