La scuola di recitazione e comuncazione LiguriAttori di Genova, con sede in piazza Sturla 1, organizza a grande richiesta un nuovo corso di comunicazione a ingresso gratuito. Dopo il tutto esaurito delle prime edizioni, giovedì 8 settembre torna "Le parole che fanno la differenza": un'occasione speciale per scoprire come rendere la comunicazione più coinvolgente, empatica e migliorare la fiducia in se stessi.
La lezione si terrà dalle ore 20:00 alle 22:30, nella sede della scuola diretta da Federica Ruggero. Si tratta di un corso divertente per toccare con mano il potere del linguaggio che segue il filone inaugurato da tempo, cioè quello di proporre un appuntamento gratuito per consentire alle persone di vivere senza ansie e costi un primo approccio al mondo della comunicazione, affrontato in modo fluido e avvolgente. A condurre l’incontro Luigi Marangoni, attore, regista, consulente nel campo della comunicazione e professionista del settore. Recentemente ha tenuto corsi di comunicazione anche per avvocati e imprenditori. «Molto spesso capita che una parola faccia la differenza in una relazione, di qualsiasi genere sia, personale o commerciale – racconta il trainer Luigi Marangoni – I termini che scegliamo hanno un impatto profondo sul nostro stato emotivo e su chi ci ascolta: se usati male possono stancare e allontanare. Ma se usati con consapevolezza possono attrarre, convincere, infondere fiducia e sicurezza. L’obiettivo del Corso è dimostrare in modo pratico come le parole influenzano i nostri pensieri e quelli delle persone a noi vicine. Possedere una competenza nell'uso consapevole del linguaggio determina la qualità dei risultati che si ottengono nella sfera personale e professionale».
Per poter partecipare basta sottoscrivere la tessera associativa del valore di 15,00 Euro, che dà libero accesso a tutti i corsi e gli incontri gratuiti messi in calendario durante tutto l’anno insieme agli eventi a pagamento.
Per prenotarsi basta mandare una mail a: liguriattori@gmail.com oppure telefonare al numero: 3703286487.
Di seguito l'intervista a Luigi Maragoni:
Chi può partecipare al corso? «Al corso può partecipare chiunque sia curioso e abbia voglia di comprendere come noi funzioniamo, noi umani intendo. Come gestiamo i pensieri, le parole e le azioni. Può partecipare chi ha voglia di incontrare me personalmente e conoscere LiguriAttori, che da due anni ha ideato corsi di comunicazione strategica e coaching per professionisti, imprenditori e per la crescita personale».
Perché una buona comunicazione può migliorare la vita? «Queste sono le 10 ragioni fondamentali: Eviti discussioni inutili; Eviti di avere la sensazione che parlare non serva a niente; Eviti di pensare che gli altri non ti capiscono; Eviti di sentirti arrabbiato se ti accorgi di non essere stato capito; Eviti di passare giorni e notti a stare male; Guadagni tempo per vivere pienamente ciò che vuoi; Condividi le cose che per te sono importanti; Impari ad accettare i punti di vista degli altri; Dai valore a te stesso e alle persone a cui tieni; Ti distingui perché sai ispirare gli altri. Pensa a quanto tempo e energia disperdiamo ogni giorno in relazioni poco chiare, trascinate, ambigue, bloccate, in cui ci sentiamo insoddisfatti: col partner, tra amici, tra genitori e figli, tra insegnanti e studenti, nello sport, nel mondo lavorativo, tra colleghi e con i clienti. La comunicazione non è solo verso gli altri, ma verso anche verso se stessi. L’autostima dipende da come comunichiamo con noi stessi, da ciò che ci diciamo interiormente e da come ci vediamo. In sintesi se comunichi male, stai male».
Il corso come è suddiviso? «Dura due ore e mezzo. Nella prima parte racconto l’esperienza personale che mi ha portato a ideare questo corso; nella seconda parte parlo di tre modi straordinari di fare la differenza con le parole: per infondere fiducia, per vendere, per creare credibilità».
Fai un esempio di come una parola appropriata possa cambiare una situazione. «Il linguaggio va allenato come il corpo. Ogni giorno abbiamo moltissime occasioni per farlo. Il primo esempio che mi viene in mente, ma potrei farne tantissimi, è personale e si riferisce a quando ho vissuto a fianco di mia moglie la sua seconda gravidanza. Siccome l’esperienza del primo parto non era stata del tutto positiva, l’aspettativa del nuovo evento le creava tensione e paura. Per allentare la tensione e la paura abbiamo deciso di sostituire la parola parto (che aveva in sé una valenza di difficoltà e dolore) con l’espressione “ nascita della bimba” che spostava il focus sull’aspetto meraviglioso di quell’evento. Sostituire una semplice parola ha contribuito a trasformare i pensieri e di conseguenza il suo stato emotivo. Anche grazie a questa attenzione linguistica ha costruito il suo percorso per vivere al meglio quel momento straordinario».
La redazione
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