L'affascinante connessione tra natura e cultura umana viene esplorata nella nuova mostra "Le piante e l'uomo – Arte, tradizioni e spiritualità francescana", che aprirà i battenti il 5 aprile. Questa esposizione unica mette in luce le molteplici facce dell'interazione tra l'uomo e il regno vegetale, attraverso un viaggio che spazia dall'uso delle piante in medicina e alimentazione fino alla loro presenza nell'artigianato e nelle pratiche spirituali. La mostra, che si snoda tra ambientazioni conventuali e ricche collezioni etnobotaniche, offre uno sguardo approfondito sulla vita dei frati cappuccini e sulla loro maestria nell'utilizzo di materiali naturali, senza tralasciare la stretta relazione dell'uomo con l'ambiente attraverso la lente della scienza, dell'arte e delle tradizioni. Un evento imperdibile per chi è affascinato dall'etnobotanica e dalla storia culturale legata alla natura.
Ente organizzatore
Museo dei Cappuccini di Genova - Provincia di Genova dei Frati Minori Cappuccini
In collaborazione con Università di Genova – Dipartimento di Scienze della Terra, dell'Ambiente e della Vita (Distav)
Museo delle Civiltà di Roma
Museo dei Cappuccini di Genova
Viale IV Novembre 5, Passo Santa Caterina Fieschi – GENOVA
(ingresso da Passo Santa Caterina – dietro Palazzo di Giustizia)
inaugurazione venerdì 5 aprile 2024 alle ore 18.00
dal 6 aprile al 23 giugno 2024
da giovedì a domenica 15.00-18.30; giovedì 10.00-13.00/15.00-18.30
Mattino, gruppi e scolaresche su appuntamento
Inaugurerà venerdì’ 5 aprile alle ore 18.00 la mostra d’arte ed etnobotanica “Le piante e l’uomo – Arte, tradizioni e spiritualità francescana” che racconta aspetti della tradizione popolare passata e presente in un itinerario alla scoperta del rapporto tra le piante e l’uomo, prendendo in considerazione utilizzi di specie botaniche in medicina, veterinaria e zootecnia, alimentazione, artigianato, tessitura e tintoria, religione e ritualità.
Il percorso di visita si articola in due parti distinte: si incomincia con la ricostruzione di tipici ambienti conventuali in un percorso di conoscenza della cultura materiale dei frati cappuccini, così come è venuto configurandosi nei primi secoli della loro storia. L’“arte povera” era ampiamente praticata dai Cappuccini impiegando vari materiali di origine vegetale e diverse tecniche artigianali, come nel caso della scuola ebanistica e dell’intreccio di fibre vegetali, in cui i frati eccellevano producendo oggetti dall’inconfondibile “stile cappuccino”.
Un’officina del convento era la Spezieria, dove venivano “manipolate le herbe” e confezionati i medicamenti destinati all’infermeria conventuale, ma anche alle farmacie degli ospedali civili, come il Pammatone e i Cronici. In occasione della “Grande Peste”, che colpì Genova nel 1656-57, la Repubblica si rivolse ai cappuccini, specializzati nella produzione di profumi preparati con miscele di erbe aromatiche e composti minerali, per la disinfezione della città.
Oltre a un ricco patrimonio etnografico, spiccano alcune antiche raccolte di erbe, tra cui una in uso all’Ospedale dei Cronici della seconda metà dell’800 perfettamente conservata e una importante selezione di manoscritti ed erbari tra le quali: Bartolomeo Boldo, Libro della natura et virtù delle cose che nutriscono et delle cose non naturali .., (Venezia, 1575); I discorsi di M. Pietro Andrea Matthioli …, (Venezia 1581); Maurice de Toulon, Trattato politico da pratticarsi ne’ tempi di peste, (Genova 1661). Un ruolo di primo piano è dedicato a “Selva Botanica”, volume realizzato da fra Vincenzo Celesia da Gazzo (1864 - 1926), opera di eccezionale valore, premiata dall’illustre botanico Prof. Ottone Penzig durante il Congresso Internazionale di Botanica tenutosi a Genova nel 1892.
Nella seconda parte del percorso, dai Cappuccini lo sguardo si allarga al racconto dell’antica e stretta correlazione tra l’uomo e l’ambiente naturale. Il percorso si avvale di materiali esposti nella mostra “Le piante e l’uomo: scienza, riti, arte e tradizioni per uno sviluppo sostenibile” realizzata dal Prof. Paolo M. Guarrera al Museo delle Arti e Tradizioni Popolari (2018-2019, Museo delle Civiltà, Roma). Sono inoltre esposti per la prima volta campioni di erbario di piante bibliche raccolti in Terra Santa: dal terebinto all’issopo, dalla quercia del M. Tabor alla spina di Cristo e alla rosa di Gerico.
Troveranno spazio anche alcune ricette della nostra tradizione attraverso postazione multimediali che ci guideranno nella raccolta e preparazione del celebre Preboggion e altri piatti della nostra cucina
A cura di:
Fra Gabriele Ambu
Dott.ssa Laura Cornara
Dott. Paolo Maria Guarrera
Dott.ssa Daphne Ferrero
Dott. Luca Piccardo
Sponsor:
Erbamea srl-Piante officinali e Integratori alimentari- San Giustino (PG) (www.erbamea.it)
Direzione del Museo dei Cappuccini:
Fra Vittorio Casalino
Si ringraziano:
Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale (Roma)- Museo del Fiore (Acquapendente)
Informazioni: 010 8592759 – 3773817248
DAVIDE ROMANINI [d.romanini@zenazone.it]
Nato nel 1969 a Genova, ingegnere, uno dei due soci di Zenazone e co-fondatore di Zenazone.it
Autore di oltre 200 video itinerari turistici in tutta Italia con il format Eats&Travels e centinaia di video in Liguria con Zenazone con oltre 5 milioni di visualizzazioni complessive solo su YouTube.
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