Sabato 29 luglio alle 21.30, il bellissimo sagrato della Chiesa di San Siro di Struppa, ospita l’ultimo appuntamento genovese del IX FESTIVAL TEATRALE DELL’ACQUEDOTTO (che si concluderà mercoledì 2 agosto a san Bartolomeo di Savignone con Cognome e nome Pertini Sandro): Bacci Musso u cunta Romeo e Giulietta, rielaborazione della celebre tragedia shakespeariana a cura di Pino Petruzzelli (anche regista), tradotta in genovese ed interpretata da uno strepitoso Mauro Pirovano. La produzione dello spettacolo è di Centro Teatro Ipotesi, la distribuzione è curata da Teatro Stabile di Genova.
La più bella, famosa e avvincente storia d'amore di tutti i tempi narrata da Bacci Musso da Pentema, il più originale e divertente "conta-storie contemporaneo.
Dopo il successo dell'Amleto, Pino Petruzzelli e Mauro Pirovano, hanno continuato il loro sodalizio artistico per raccontarci la vera storia di Romeo e Giulietta. Una storia fatta di amore, guerre, passioni e...naturalmente risate.
Straordinario interprete è, ancora un volta, Mauro Pirovano: attore in grado di far divertire e appassionare il pubblico da Bolzano a Palermo, attraverso la lingua e il carattere ligure, alla maniera di Govi, e di proporre un modo nuovo di raccontare le grandi storie del mondo. La storia è semplice: il noto conta-storie Bacci Musso, seduto come sempre al tavolino della sua amata osteria a Pentema, ha le prove, carte alla mano, che le Poste in Italia non hanno mai funzionato bene… E per chiarire meglio questa affermazione ci spiega come, già nel 1500, si facesse menzione del cattivo funzionamento delle Poste Italiane, persino a Verona cuore pulsante del produttivo e ricco Nord Est. La tragica fine di Romeo e Giulietta - i due ragazzi veronesi che non si sarebbero mai dovuti incontrare - è nota a tutti: i due, rampolli di famiglie nemiche, s'incontrarono, s'innamorarono, si tolsero la vita e le famiglie si scannarono tra loro. Bacci Musso ci svela come il triste epilogo della sfortunata storia d’amore fu causato da un postino perennemente avvinazzato e dall'ennesimo disservizio postale: il mancato recapito di una lettera! Da qui la serafica conclusione di Bacci Musso: «L'è megiu un mortu in casa che un pustin a la porta».
Il risultato è uno spettacolo che coinvolge, emoziona, diverte - mantenendo intatte le vibrazioni del testo shakespeariano che ancora oggi ci sanno avvincere ed incantare - e ci offre la straordinaria prova d'attore di Mauro Pirovano, in veste di irresistibile e moderno affabulatore nonchè di mattatore unico della serata negli scalcagnati panni del signor Giobatta Musso da Pentema.
ESTRATTI DALLA RASSEGNA STAMPA:
Per «Romeo e Giulietta» si ride per tre quarti dello spettacolo e fioccano applausi a scena aperta. Pirovano, cantastorie e istrione, complice Petruzzelli, ha inventato una nuova maschera della genovesità, tal Bacci Musso da Pentema. (IL SECOLO XIX)
Non si coglie una sola pecca nell'eccellente prova del versatile Mauro Pirovano, uno di quei Broncoviz che senza clamori né arroganze fanno onore a Genova. (LA REPUBBLICA)
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La redazione
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