Sono passati 30 anni dalla scomparsa di Moana Pozzi, un’icona indimenticabile del cinema erotico e dello spettacolo italiano.
Moana, con la sua bellezza disarmante e il suo carisma naturale, ha sfidato le convenzioni della sua epoca, trasformandosi in un simbolo di libertà sessuale e intellettuale.
La sua carriera, iniziata nei primi anni '80, è stata costellata di successi, ma anche di profonde incomprensioni e critiche.
Tuttavia, ciò che emergeva in ogni sua apparizione pubblica era la sua capacità di trasmettere emozioni e di provocare riflessioni, oltre l'erotismo.
Per esempio spesso Moana si lamentava della povertà delle sceneggiature che le venivano proposte, tanto da averne rifiutate diverse durante la sua carriera, durante la quale, ha saputo dosare abilmente sensualità e ironia, mantenendo sempre il controllo della propria immagine e delle proprie scelte.
Moana Pozzi è nata nel ponente genovese, nel quartiere di Pra Palmaro, dove ha vissuto da bambina prima che la famiglia si trasferisse in Brasile e successivamente in Canada e poi a Lione per il lavoro del padre, un ricercatore nucleare. La madre era invece una casalinga originaria di Lerma, un paesino vicino ad Alessandria.
Proprio a Lione, dopo una vita intensa che la porterà a diventare una icona pop dell'erotismo, Moana morì ancora giovane e a Lerma probabilmente riposano le sue ceneri.
Piazza Palmaro, nel cuore di Pra, quartiere dove Moana Pozzi è nata il 26 aprile del 1961
A 18 anni Moana lasciò la famiglia per cercare la sua strada a Roma, prima come modella e poi studiando recitazione, fin dall'anno successivo ottennepiccole parti in alcune commedie ma ben presto le furono proposti ruoli da pornoattrice che diedero inizio alla sua carriera nel cinema dell'erotismo.
In una intervista rilasciata non molto prima della sua morte, Moana rifletteva su alcune delle questioni più intime della sua vita.
Parlando dei suoi rapporti amorosi, sottolineava come la gelosia dei partner fosse un ostacolo costante, un sentimento irrazionale che contrastava con la sua vocazione pubblica. Nonostante l'intensa esposizione mediatica e il successo, Moana non ha mai nascosto il dolore che la sua carriera provocava ai suoi genitori, un prezzo che però ha accettato di pagare senza rimorsi.
Moana, nella sua profondità e complessità, ha sempre cercato di proteggere la sua intimità, nonostante la sua immagine pubblica fosse quella di una donna libera e trasgressiva, Moana non si è mai considerata una persona pronta a condividere i propri sentimenti con chiunque. Rivelava solo a pochi intimi i suoi veri pensieri e riflessioni, mantenendo una certa riservatezza anche nelle sue relazioni personali.
In più di una intervista Moana ha spiegato il motivo per cui non ha mai voluto rivelare l'identità di un famoso politico con cui aveva avuto una relazione, per rispetto della discrezione e della gentilezza che l’uomo aveva dimostrato nei suoi confronti. Questo episodio è un'ulteriore prova del rispetto che Moana nutriva per le persone che incontrava, anche se la loro vita si intrecciava con il mondo controverso che la circondava.
Moana Pozzi è stata indubbiamente una pioniera nella trasgressione, non solo per i temi che portava in scena, ma anche per il modo in cui ha ridefinito i confini dell'erotismo.
In una delle sue ultime apparizioni aveva parlato della sua volontà di ritornare a una forma di trasgressione più sottile, immaginaria, stimolando la fantasia piuttosto che svelare tutto esplicitamente.
Un ritorno a un erotismo velato, accennato, che potesse mantenere vivo l'appetito dello spettatore senza mai saziare completamente. "Meglio lasciare un po' di appetito", diceva con saggezza, riaffermando il suo desiderio di rendere l'erotismo qualcosa di più mentale e meno visibile.
Una delle domande che spesso venivano poste a Moana riguardava la differenza tra il suo lavoro e la prostituzione.
Con estrema lucidità, Moana spiegava che per lei la differenza risiedeva nella scelta: lei sceglieva cosa fare, come farlo e con chi. Questa autonomia era per lei fondamentale, in quanto le permetteva di considerarsi un'artista che trasmetteva emozioni, qualcosa che anche una prostituta poteva fare, ma che nel suo caso assumeva un significato diverso, artistico e creativo.
Infine, Moana rifletteva anche sul futuro e sulla maturità, non temeva l'invecchiamento estetico, ma piuttosto la perdita di autonomia fisica. Il suo desiderio era quello di continuare a essere una donna piacevole anche a 50 anni, conservando però la sua indipendenza. Moana, nella sua sincerità disarmante, ha sempre vissuto senza illusioni, consapevole che la vita non è fatta solo di passione, ma anche di sentimenti più tranquilli, che si costruiscono nel tempo.
Nata il 27 aprile 1961 a Genova nel quartiere di Pra Palmaro, Moana Pozzi ha vissuto intensamente, sfidando le convenzioni e conquistando un posto speciale nel cuore degli italiani.
Dopo una breve esperienza nel mondo della moda, si affermò nel cinema per adulti, diventando una delle attrici più amate e discusse. Oltre al suo lavoro nell'industria dell'erotismo, Moana partecipò a film mainstream e tentò anche la carriera politica con il "Partito dell'Amore".
Hôtel-Dieu di Lione: Hôtel-Dieu è il nome dato in Francia fin dal VII secolo a strutture edilizie assistenziali situate in genere nei pressi delle cattedrali e posti alle dipendenze del vescovo. Inizialmente destinate quale alloggio per i pellegrini e viaggiatori da evangelizzare, a poco a poco assunsero funzioni ospedaliere
La sua morte, avvenuta il 15 settembre 1994 a soli 33 anni, lasciò un vuoto incolmabile nel mondo dello spettacolo.
Moana morì a Lione, ufficialmente a causa di un tumore al fegato, anche se la sua scomparsa diede vita a diverse teorie cospirative e complottistiche che alimentarono speculazioni per molti anni dopo la sua morte.
Si parlò di AIDS, di eutanasia, perfino di fuga e che Moana fosse ancora viva, alimentando il mito del personaggio.
Oggi, a distanza di tre decenni, il suo mito continua a vivere, ricordato non solo per la sua carriera, ma anche per la sua intelligenza, il suo coraggio e la sua inimitabile capacità di essere se stessa fino alla fine.
Nella foto il cimitero di Lerma, Alessandria, dove potrebbe essere sepolta Moana Pozzi, in una tomba anonima e senza foto che la famiglia non ha mai voluto rivelare
La redazione
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