Sogni di avere una piscina indoor per impreziosire l’estetica e il comfort della tua casa? Nonostante possa sembrare un progetto ambizioso, è sufficiente seguire specifici passi per la pianificazione progettuale e burocratica dell’intera opera.
Vediamo quali sono gli step da compiere per costruire una piscina interna e cosa puoi fare per non incorrere in problematiche legali.
La prima cosa da fare è richiedere i permessi per la costruzione. Per farlo, devi contattare l’ufficio tecnico del tuo comune di residenza come per qualsiasi altro lavoro edile privato. A questo punto, facendo attenzione ai regolamenti urbanistici locali e ad eventuali vincoli riguardanti la costruzione di piscine interne, inizia a richiedere le autorizzazioni necessarie.
Costruire una piscina interna non è certo un’opera a basso impatto strutturale. Proprio per questo motivo, è necessario disporre delle seguenti autorizzazioni:
SCIA (Segnalazione Certificata Inizio Attività). Si tratta della procedura di avvio lavori senza dover attendere l’approvazione dell’amministrazione comunale. Tuttavia, questo tipo di documento è sufficiente solo se l’intervento non modifica in modo significativo la struttura e l’uso dell’edificio. Può quindi essere utilizzata nel caso di modifiche a una piscina già esistente.
DIA (Denuncia Inizio Attività). Con questa dichiarazione è possibile autorizzare i lavori più complessi, ma ancora non è necessario ricevere un permesso di costruzione. Se la piscina interna comporta modifiche minori all’edificio, oltre che all’installazione, la DIA potrebbe essere sufficiente.
Permesso di costruzione. Nel caso in cui la piscina debba essere installata da zero, lavoro che comporta modifiche strutturali importanti e cambiamenti di carico che potrebbero compromettere la stabilità dell’edificio, è obbligatorio richiedere il Permesso di Costruire. In questo caso, è necessaria la valutazione dell’amministrazione comunale e può comportare un iter burocratico decisamente più lungo.
A prescindere dal fatto che siano sufficienti SCIA, DIA e Permesso di costruire, la documentazione richiesta per l’inizio dell’attività è la stessa.
Relazione geologica. Analisi riguardante la stabilità del terreno e della struttura dell’edificio per capire se può reggere il peso della piscina;
Progetto urbanistico e tecnico. Pianificazione di come e dove deve essere posizionata la piscina. Un piano dettagliato che mostra come e dove sarà posizionata la piscina. Il progetto deve includere planimetrie, sezioni, e la descrizione dei materiali;
Autorizzazioni degli enti preposti. Se l’abitazione è in una zona sottoposta a vincoli ambientali o storici, è obbligatorio richiedere l'autorizzazione agli enti competenti;
Progetto strutturale. Documentazione che attesti la sicurezza della costruzione, da presentare all’Ufficio Regionale del Genio Civile;
Accatastamento. Terminata la costruzione, l’installazione deve essere registrata presso il catasto.
Dopo essersi muniti di tutti i documenti necessari, ci sono una serie di step da seguire per dare il via ai lavori nel modo più sicuro possibile.
Richiesta informazioni su vincoli presso l'Ufficio Tecnico del Comune. È l’unico modo per venire a conoscenza di eventuali normative locali, di limitazioni sui lavori e sulla lista di autorizzazioni necessarie per dare inizio ai lavori;
Rivolgersi a un architetto o ingegnere. È fondamentale avere a disposizione un professionista per dare vita a un progetto conforme alle normative urbanistiche e tecniche. Un professionista di questo tipo si occuperà anche delle pratiche burocratiche e delle autorizzazioni;
Redazione del progetto tecnico. L’architetto o l’ingegnere scelto deve preparare un progetto dettagliato della piscina con tanto di planimetrie, sezioni e altre descrizioni riguardanti le caratteristiche idrauliche, elettriche e di ventilazione;
Presentazione della documentazione. Terminato il progetto, il professionista deve consegnare tutto all'Ufficio Tecnico del Comune per la valutazione e l'approvazione finale;
Se tutto è in regola, il Comune rilascerà il permesso o la SCIA necessaria per l'inizio dei lavori. Questa fase può richiedere alcune settimane;
Una volta ottenuti i permessi, dovrai comunicare al Comune l’inizio dei lavori;
Alla fine della costruzione, il professionista si occuperà del collaudo e della comunicazione di fine lavori, per concludere la pratica.
L’intera progettazione richiede delle tempistiche che possono variare da diverse settimane a mesi. Tutto dipende dalla complessità del progetto e dalle specifiche locali.
Per quanto riguarda i costi, è difficile definire una cifra precisa, ci sono fattori come dimensione della piscina, materiali utilizzati, difficoltà dei lavori strutturali che possono incidere molto sul costo finale dell’opera. Inoltre, vanno aggiunti i costi relativi ai permessi e al coinvolgimento dei professionisti.
Una piscina interna richiede un alto livello di progettazione e competenza da parte di ditte specializzate nella realizzazione di piscine in casa. Affidarsi a professionisti esperti non solo garantisce totale conformità alle normative, ma mette a disposizione tutti i contatti necessari per semplificare il lungo iter di progettazione descritto.
Poter contare su personale qualificato può aiutarti a evitare errori che potrebbero rallentare il progetto o, peggio, mettere in pericolo la sicurezza della struttura. Conoscere i permessi necessari e seguire la giusta procedura ti permetterà di gestire il progetto con maggiore serenità e senza sorprese.
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