Ponte di luce: la personale della scultrice giapponese Ōki Izumi, il cui lavoro rappresenta il profondo, duraturo e sempre attuale legame artistico e culturale tra Italia e Giappone. Presso il Museo d’Arte Orientale "Edoardo Chiossone" l’artista esporrà opere in vetro industriale, appositamente realizzate per aprire un dialogo ideale con le opere antiche esposte nel Museo e rappresentare, al contempo, la continuità visiva tra passato e presente.
Da diversi anni Ōki Izumi lavora esclusivamente vetro industriale, materiale che esprime l’orientamento dell’artista verso l’astrazione. Questo tipo di vetro, ben diverso dal pregiato e limpido cristallo, è quel materiale di color verde-azzurro che ben si presta a richiamare gli elementi naturali dell’acqua e dell’aria cari alla cultura giapponese.
Stratificando le lastre le une sulle altre, oppure elevando i pezzi in verticale, Ōki Izumi da forma a sculture astratte, vasi, architetture misteriose che si lasciano guardare internamente e in trasparenza. Il vetro, infatti, è la materia più adatta per esprimere il proprio mondo interiore, la ricerca di continuità tra mondo psichico e fisico, perché imprigiona uno spazio visibile, che nondimeno cambia in funzione della luce che lo tocca. Da qui prendono forma sculture oniriche che, come affermò Munari, "riflettono e fanno riflettere".
Le opere di Ōki Izumi, inoltre, sono caratterizzate da un iter progettuale scrupoloso, da un processo esecutivo finemente calcolato e da una grande capacità tecnica, requisiti indispensabili a compiere il processo di creazione delle opere. Da questi aspetti emerge l’impronta della cultura artistica giapponese: raffinata, armoniosa, ricca di tradizione, disciplina e rigore.
Biglietto d’ingresso ridotto: € 3,00, visita guidata gratuita
Si consiglia la prenotazione
INFO:
010 542285
ORARI:
da martedì a venerdì 9-19
sabato e domenica 10-19.30
lunedì chiuso
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