La
ristrutturazione di una casa a Genova e dintorni sono compiti impegnativi che richiedono il supporto e l’assistenza di professionisti specializzati. I lavori da cui si è attesi, in effetti, sono molteplici, poiché lunga può essere la procedura da seguire. Una volta definito il progetto migliore a seconda delle proprie esigenze e dei propri gusti, si può passare a definire gli aspetti impiantistici e tecnici. A questo punto è necessaria la stesura di un
capitolato dei lavori che comprenda l’elenco delle forniture necessarie e le lavorazioni previste. Il suggerimento è quello di richiedere almeno 2 o 3 preventivi, in modo da metterli a confronto tra loro e capire quale sia il più conveniente, dal punto di vista economico e non solo.
Cosa fare dopo aver scelto la ditta di costruzioni
Una volta che è stata individuata l’impresa a cui affidarsi per l’esecuzione dei lavori, però, l’elenco delle mansioni di cui occuparsi (e preoccuparsi) non è ancora concluso. Arriva, infatti, il momento di stilare un contratto di appalto che dovrà essere sottoscritto con l’impresa, quindi sarà la volta del
deposito della SCIA e della CILA: insomma, tutte le pratiche edilizie per i permessi che, è bene ricordarlo, devono essere necessariamente presentate da un tecnico abilitato. Chi ne ha la possibilità (non coloro che hanno la partita Iva con regime forfettario, per esempio) deve gestire con cura e precisione tutte le
detrazioni fiscali. Una volta terminate le pratiche di aggiornamento catastale e di fine lavori, poi, ci si potrà dedicare alla scelta degli arredi e delle finiture.
Zena Costruzioni e la ristrutturazione di appartamenti a Genova
Per la ristrutturazione di un appartamento a Genova ci si può rivolgere a
Zena Costruzioni avendo la certezza di vedere assecondate le proprie esigenze: prima di tutto perché ci si relaziona con
un unico referente, che solleva il cliente da ogni onere e lo libera da tutte le incombenze gestendo in nome suo qualsiasi procedura (come detto nel precedente paragrafo, tutte le pratiche edilizie necessarie devono essere seguite e redatte da un tecnico, in particolare in caso di lavori di manutenzione straordinaria). Lo stesso referente, poi, assicura una completa assistenza post cantiere, indispensabile al termine della conclusione dei lavori. In tutti i contratti, poi,
Zena Costruzioni prevede una clausola in virtù della quale il cliente ha il diritto di ottenere un risarcimento nel caso in cui l’azienda non rispetti i tempi concordati e ritardi la conclusione dei lavori anche di un giorno solo.
Quali sono i documenti necessari per ristrutturare casa
L’impostazione delle
pratiche edilizie per l’esecuzione dei lavori richiede di fornire i dati di provenienza relativi all’immobile (nel caso di una casa comprata da un venditore, l’atto notarile; nel caso di una casa ricevuta in eredità, l’atto di successione; e così via) insieme con il codice fiscale e il documento di identità del proprietario. Per le opere interne murarie che comportano la modifica di tramezze che consentano di riorganizzare gli spazi basta presentare la CILA, vale a dire la
Comunicazione Inizio Lavori Asseverata, che deve essere intestata al proprietario della casa.
Quando c’è bisogno della SCIA
La SCIA, vale a dire la
Segnalazione Certificata di Inizio Attività, si rende necessaria nel momento in cui devono essere apportate modifiche alla sagoma dell’edificio struttura: si pensi, per esempio, all’ampliamento di una finestra che comporta la modifica di una bucatura esterna, oppure alla demolizione di un muro portante. In tale circostanza deve essere effettuato un
sopralluogo da parte di un architetto, mentre un ingegnere strutturista avrà il compito di garantire che la modifica sia fattibile.
Il permesso di costruire
Il
permesso di costruire è necessario nei casi in cui gli interventi di ristrutturazione siano tali da alterare la volumetria e la struttura degli spazi. Si tratta di un titolo autorizzativo che viene fornito dal Comune, senza il quale non si può procedere con gli interventi di edilizia e di trasformazione urbanistica. Occorre verificare, poi, se c’è bisogno di richiedere anche
l’autorizzazione paesaggistica, che viene rilasciata sempre dalla pubblica amministrazione ed è in molti casi di competenza di un architetto, ad esempio nei centri storici.