Rivestimenti in Peek polimero, scopriamo le differenze
03-08-2022
Il PEEK (polyether ether ketone o polietere etere chetone) è un tipo di polimero termoplastico fortemente consigliato per i rivestimenti meccanici, grazie all’importante resistenza alle alte temperature e non solo. Le sue caratteristiche lo rendono perfetto per le applicazioni su qualsiasi parte meccanica che abbia bisogno di assimilare peculiarità come l’antiaderenza, l’anticorrosione e lo scorrimento.

Perché utilizzare i rivestimenti in PEEK polimero


Come anticipato, il PEEK è molto resistente alle temperature alte. Il suo punto di fusione è infatti all’incirca di 341°C e tutto ciò che viene creato o rivestito con questo polimero può essere usato in continuo a un massimo di 260°. Altri suoi punti di forza sono la durata nel tempo, la resistenza al graffio e ​​all’usura, quella ai sali, all’acqua e al vapore acqueo, ai prodotti alcalini, agli acidi e agli idrocarburi aromatici.

Ecco perché possiamo dire che rappresenta un rivestimento da prediligere quando si ha a che fare con delle parti meccaniche: a questi pezzi verrà garantita una protezione ottimale e a lungo termine. Vediamo di seguito nel dettaglio quali sono le proprietà del PEEK polimero

Le proprietà del PEEK polimero: l’anticorrosione e la durezza


Innanzitutto, partiamo dall’anticorrosione. I rivestimenti creano delle barriere di protezione e di resistenza anche e soprattutto contro gli acidi più aggressivi. Ciò ovviamente rappresenta un grande vantaggio perché in diverse situazioni nell’ambito dell’industria i componenti possono entrare in contatto con sostanze acide.

Il PEEK ha poi la capacità di proteggere i pezzi dalle intemperie climatiche ripetute. Infatti, questi rivestimenti sono destinati non solo al settore chimico e petrolifero, ma anche a quello automobilistico e aeronautico.

È chiaro quindi che, utilizzando tale polimero, si possono abbattere i costi di manutenzione dei macchinari e degli impianti e si mantengono alte le prestazioni degli stessi per un periodo più lungo di tempo.

Anche avere una superficie con un livello di durezza elevato è molto importante, perché è un indice della capacità di resistenza alle abrasioni e all’usura. Utilizzando il rivestimento in PEEK polimero si va ad intervenire su questa caratteristica attraverso la tecnica di metallizzazione a spruzzo, che aumenta la resistenza e la durata in esercizio dei componenti e protegge questi ultimi da tutti quei materiali considerati abrasivi.

L’utilizzo di tale tipologia di trattamenti favorisce anche lo scorrimento dei materiali, offrendo una migliore resistenza all’abrasione.


Isolamento elettrico


Il PEEK polimero riesce a fornire un isolamento elettrico ottimale anche in quegli ambienti dove vi sono condizioni particolari di temperatura, pressione e umidità. Per questo motivo, a livello industriale, viene utilizzato per l’isolamento di connettori, circuiti stampati, pellicole e così via.

I rivestimenti creati con questo materiale sono efficaci anche come protezione durante lo scorrimento a freddo e sono ottimi in termini di resistenza al calore e al taglio. Sono quindi adatti per rivestire, ad esempio, indotti e statori di motori a potenza frazionata.

Non bisogna assolutamente sottovalutare una scarica di corrente elettrica improvvisa o una scarica di tensione. In campo tecnico, questi episodi potrebbero causare la distruzione completa di tutti i componenti elettromagnetici. Ecco perché è importante prevenire tutto questo con l’utilizzo del rivestimento in PEEK polimero.

Antiaderenza


Anche per prevenire l’aderenza al metallo di svariate sostanze, è consigliato utilizzare il rivestimento in PEEK polimero. Questi polimeri speciali creano infatti delle superfici idrofobiche e antiaderenti e, in tal modo, contrastano sostanze come adesivi, colle, inchiostri, vernici, plastiche, tessuti, pelli e alimenti.

L’aderenza si previene con l’applicazione sulla superficie di specifiche rugosità; così facendo si riducono l’attrito e l’area di contatto e si vanno ad aumentare le proprietà di antiaderenza e del distacco. L’applicazione avviene tramite l’utilizzo di una verniciatura antiaderente, assolutamente resistente. Questo rivestimento può essere utilizzato anche in campo alimentare.

In generale, i rivestimenti di questo tipo vengono richiesti dalle industrie, in base alle loro esigenze, per tutte quelle superfici che dovranno essere sottoposte a temperature molto alte. Come abbiamo visto prima, infatti, si possono toccare picchi superiori a 250°C visto che tra le peculiarità del PEEK c’è anche l’inerzia termica.

Il PEEK nel settore alimentare


Nel settore alimentare, in particolare, il PEEK è ampiamente apprezzato per le sue caratteristiche di antiaderenza nelle parti dei macchinari a contatto con l’alimento e anche per la resistenza alle alte temperature. Questo mercato, grazie all’adozione dei rivestimenti in PEEK polimero, evita o riduce notevolmente l’impiego di grassi e olii.

Non solo, si ottengono anche altri benefici in termini di produttività perché l’utilizzo di rivestimenti antiaderenti di alta qualità garantisce un livello di igiene e sicurezza durante l’intero processo di produzione nelle aziende alimentari.

Tipologie di rivestimenti antiaderenti e altre caratteristiche del PEEK polimero


Ci sono diversi tipi di rivestimenti antiaderenti sul mercato. Quello denominato TempCoat è caratterizzato da straordinarie capacità di scorrevolezza e anticorrosione, per garantire anche una più semplice pulizia degli impianti, delle macchine e dei loro componenti. Il PlasmaCoat è eccezionale contro l’usura e l’abrasione ed è disponibile anche con rugosità aumentabile per favorire la proprietà di trazione. Inoltre, resiste agli agenti chimici e si può utilizzare a temperature fino a 290°C. Infine, il TempCoat 1412 è ottimo per soddisfare la richiesta di un’elevata resistenza chimica e meccanica. Infatti, è dotato di un’eccellente antiaderenza e una buona trazione, grazie alla sua superficie rugosa.

Oltre alle molte proprietà del PEEK polimero già citate, si può aggiungere che, grazie al connubio perfetto tra resistenza termica, chimica, al graffio e all’usura, questo materiale consente di estendere la durata delle prestazioni dei macchinari in percentuali comprese tra il 50% e il 200% rispetto ai più conosciuti fluoropolimeri. Infatti, le caratteristiche innovative del PEEK permettono di ridurre la sostituzione dei componenti nel tempo, garantendo così maggiore affidabilità e durabilità. Inoltre, il PEEK polimero presenta delle proprietà autolubrificanti e quindi può essere definito anche un rivestimento antigrippaggio.

Per concludere, l’utilizzo di questo polimero termoplastico ad alte prestazioni come rivestimento negli ambiti più disparati è fortemente consigliato, perché contribuisce al miglioramento della funzionalità dei componenti e le proprietà delle superfici di base allo scopo, soprattutto, di ottenere un’affidabilità a lungo termine e un’ottimizzazione dei costi in diversi ambiti e settori di applicazione.

La redazione 

 

 

 

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