Esistono tantissime tipologie di cartelli e segnali testuali utilizzati per migliorare la sicurezza nei posti di lavoro. Le differenze riguardano sia l'ambito di utilizzo, sia le forme, i colori e le dimensioni dei cartelli utilizzati. Ad esempio i cartelli lavori in corso si usano solitamente per segnalare la presenza di un cantiere stradale o di un impedimento alla normale circolazione in altri ambiti e fanno parte della cosiddetta segnaletica occasionale: la si posiziona quando esistono situazioni temporanee che possono causare specifici pericoli; invece i cartelli che indicano il posizionamento di un’uscita di sicurezza fanno comunque parte della segnaletica di sicurezza, ma hanno natura permanente, perché sono necessari quotidianamente e continuativamente nel corso del tempo.
Sempre restando all’interno della segnaletica di sicurezza costituita da cartelli di varia natura, possiamo suddividere gli stessi in alcune categorie, a seconda del tipo di motivazione che spinge ad usarli:
Segnali di informazione;
Segnali di divieto;
Segnali di obbligo;
Segnali di avvertimento;
Segnali di salvataggio.
Cui si aggiunge una categoria che comprende tutti i cartelli che non rientrano in alcun modo in una delle precedenti categorie. Un classico segnale di informazione è quello che indica il luogo in cui sono conservati gli estintori, mentre un segnale di salvataggio è quello già citato, che indica un’uscita di sicurezza.
A seconda della categoria di cui il cartello di sicurezza fa parte ha forma e colore differente. Nello specifico: i segnali di obbligo sono tondeggianti e di colore azzurro; quelli di soccorso sono rettangolari e verdi; i segnali di avvertimento sono triangolari, con vertice verso l’alto e di colore giallo; i segnali di divieto sono tondi, bianchi e rossi; quelli di informazione e i cartelli usati per altri scopi possono avere forme, colori e dimensioni molto diverse tra loro. Questo tipo di classificazione è la medesima che si utilizza per la cartellonistica stradale, risulta quindi abbastanza semplice da comprendere.
Che si tratti di posizionare un cartello, di prevedere la presenza di una sirena o di installare segnali luminosi, è sempre il datore di lavoro che si deve occupare sia di decidere quale segnaletica di sicurezza posizionare, sia di acquistarla, sia di mantenerla sempre in perfetto stato. Il datore di lavoro ha anche l’obbligo di avvisare i lavoratori, o un loro rappresentante, di tutta la segnaletica e dei sistemi di sicurezza disponibili in azienda e di spiegarne il contenuto; questo per favorire una corretta comprensione dei segnali disponibili e quindi per fare in modo che i lavoratori seguano gli obblighi e le informazioni offerte dai cartelli, dalle sirene e dai sistemi luminosi posti in atto. Si tratta in tutto e per tutto di DPC, Dispositivi di Protezione Collettivi, necessari per diminuire i rischi che si possono correre nei luoghi di lavoro.
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