Il 27 gennaio di ogni anno è il Giorno della Memoria, un giorno dedicato alla commemorazione delle vittime dell'Olocausto.
La parola "Shoah" è un termine ebraico che significa "catastrofe" o "disastro", ed è stato utilizzato per descrivere l'Olocausto, durante il quale milioni di ebrei furono uccisi dai nazisti e dai loro alleati tra il 1933 e il 1945.

È importante che le nuove generazioni vengano educate sui fatti della Shoah, e la mostra "Segrete Tracce di Memoria" organizzata a Genova da Virginia Monteverde e giunta alla quindicesima edizione contribuisce senza dubbio a questo. Anche nel 2023 la mostra è stata allestita all’interno delle antiche celle della Torre Grimaldina, nel Palazzo Ducale di Genova ed è visitabile fino al 4 febbraio 2023.

 

 

Sette artisti, provenienti da Italia, Germania, Croazia, Francia, Argentina e Stati Uniti, espongono le loro opere nel suggestivo scenario che dalla prima edizione fa da sfondo ed è parte integrante di un’operazione artistica che si propone di tenere viva la Memoria della più grande tragedia del secolo scorso soprattutto nelle nuove generazioni, ormai distanti, anagraficamente, dai tempi bui della Seconda Guerra Mondiale, ma che mai come in questo periodo storico, segnato da un nuovo sanguinoso conflitto entro i confini della vecchia Europa, assume un significato più ampio e universale di monito e condanna di tutte le guerre e le sofferenze che affliggono in tutto il mondo intere popolazioni vittime di eccidi, violenze, soprusi e discriminazioni per “ragioni” etniche, economiche e religiose.

Il critico d’arte Gabriele Romeo per la presentazione della mostra scrive: Segrete Tracce di Memoria non vuole, con questa sua XVª edizione, essere soltanto uno spazio confinato nel quale conservare il ricordo delle vittime della Shoah. Genova ripristina momenti visivi ed emotivi grazie alle opere site specific appositamente studiate da artisti internazionali selezionati dalla cura di Virginia Monteverde per il circuito espositivo di “Segrete” nelle Antiche Prigioni della Torre Grimaldina di Palazzo Ducale. Le opere presenti in mostra si rivelano, quindi, diari impersonali coattivi, da Genius Loci – progetto itinerante del duo artistico TTOZOI – ai resoconti emotivi, frammenti di vita interrotti da lacrime stalattiti, come nel caso della partecipazione dell’argentina Marcela Cernadas. A questi si aggiungono le ricerche estetiche e concettuali di Cristian Biasci, Johannes Vetter, Rachel Lee Hovnanian, Živa Kraus, Giovanni Ricci-Novara.

Cosa è la Shoah

La Shoah è stato uno dei peggiori crimini contro l'umanità della storia, un genocidio che ha causato la morte di oltre sei milioni di ebrei, e milioni di altre vittime innocenti.
È stato un periodo oscuro della storia, in cui l'umanità ha mostrato il suo lato più malvagio, in cui i diritti umani sono stati calpestati e la dignità umana è stata violata in modo sistematico e brutale.

Il 27 gennaio è stato scelto come Giorno della Memoria per commemorare l'apertura dei cancelli del campo di concentramento di Auschwitz nel 1945. Questo campo è stato uno dei più grandi e sanguinosi campi di concentramento nazisti, in cui oltre un milione di persone sono state uccise.
Il 27 gennaio è stato scelto come giorno per ricordare le vittime dell'Olocausto, perché è stato il giorno in cui le truppe sovietiche liberarono il campo di concentramento di Auschwitz, e scoprirono l'orrore che vi si era verificato.
È importante non dimenticare quanto è accaduto durante la Shoah, perché questo ci aiuta a capire come l'odio, la discriminazione e l'intolleranza possono portare alla violenza e alla sofferenza su larga scala.
La memoria della Shoah ci insegna anche l'importanza della tolleranza, dell'empatia e della solidarietà, e ci ricorda che dobbiamo lavorare per costruire un mondo in cui la diversità sia celebrata, e in cui tutti siano trattati con uguaglianza e rispetto. Non dimenticare la Shoah ci aiuta a capire e a prevenire i genocidi e le violenze che ancora oggi purtroppo si verificano in molte parti del mondo.

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