Martedì 10 gennaio, alle ore 20.30, al Teatro della Corte andrà in scena “
Quei due” (
Staircase) di Charles Dyer, con protagonisti
Massimo Dapporto e
Tullio Solenghi, diretti da
Roberto Valerio: due grandi nomi del teatro italiano, per la prima volta insieme, nei panni di un’attempata e irresistibile coppia omosessuale negli anni ‘60. Lo spettacolo è prodotto dalla
Stardust Show Production, le scene sono di Massimo Bellando Randone, i costumi sono di Moris Verdiani, le musiche di Brentmont. L’adattamento è curato da Massimo Dapporto.
Charlie (Dapporto) e
Harry (Solenghi), sono due barbieri della periferia londinese che vivono insieme da una trentina d’anni, fra litigi, promesse, battibecchi e riconciliazioni, tipiche di una coppia consolidata. Sorpreso in abiti femminili in un locale pubblico e denunciato, Charlie sta aspettando la convocazione in tribunale per provare a difendersi dalle accuse: nel frattempo, freme per l’arrivo della figlia che non vede da quando, trent’anni fa, divorziò dalla prima moglie per andare a vivere con Henry. Anche quest'ultimo non vede l’ora di conoscere la ragazza, ma Charlie tentenna anche perché la giovane è ignara del nuovo orientamento del padre.
In fondo, tutte le vite di coppia si assomigliano: compromessi, qualche piccola bugia, desiderio di evasione e timore della solitudine.
Scritta nel 1966 dall’inglese
Charles Dyer, “
Quei due” (il titolo originale è “Staircase” – Il sottoscala) fu quasi subito tradotta in italiano ed ebbe una fortunata messa in scena nell’interpretazione di
Paolo Stoppa e
Renzo Ricci. Apprezzata anche la versione cinematografica del 1969, con due protagonisti d’eccezione quali
Richard Burton e
Rex Harrison.
“
Quei due” è in scena dal martedì al sabato alle ore 20.30, domenica alle 16.00. La recita del giovedì inizia alle ore 19.30. Lo spettacolo è al Teatro della Corte
fino a domenica 15 gennaio.
Mercoledì 11 gennaio alle ore 17.30 nel foyer del Teatro della Corte,
conversazione con Massimo Dapporto e Tullio Solenghi, protagonisti di “Quei due”. Conduce Umberto Basevi. L’ingresso è libero.
Per ulteriori informazioni: www.teatrostabilegenova.it