Dopo una breve pausa invernale riapre il 20 gennaio il Ristorante Vento Ariel a Camogli, il tempio del pesce e del vino capace da anni di attirare allo stesso modo sia i turisti che i locali che ormai lo annoverano come una meta imprescindibile quando si vuole gustare un piatto di pesce cucinato a regola d'arte.
Le regole sono poche ma vanno seguite bene, perché non bisogna essere solo buoni ristoratori, il connubio funziona alla grande quando il cliente è consapevole e allora noi vi diamo qualche piccolo consiglio per esserlo e godervi al top un'esperienza al Vento Ariel.
Prima di tutto è bene prenotare, il locale non è grande e soprattutto la sera dei fine settimana i posti sono limitati.
Il menu c'è, ma potete anche non guardarlo, l'ideale è arrivare con mente aperta, un buon appetito e chiedere al titolare Davide Groppi o a qualcuno dello staff cosa ha riservato il mare oggi, il pescato è veramente a miglio zero e lasciarsi consigliare è la cosa migliore.
Ci sono i piatti della tradizione ligure, alcune rivisitazioni, ma soprattutto c'è, appunto, la materia prima, che viene portata dai pescatori ogni mattina proprio davanti al Vento Ariel.
E poi c'è il motto del Vento Ariel che è quello di coccolare a livello ittico e non solo i propri clienti.
Non abbiate fretta, i piatti sono preparati al momento e una piccola attesa in un luogo meraviglioso come il porticciolo di Camogli vale la pena per come viene poi ripagata.
Attenzione a queste date, la riapertura è graduale: il weekend del 20, 21 e 22 gennaio il ristorante sarà aperto a pranzo e cena il venerdì e il sabato mentre la domenica solo a pranzo.
L'apertura continuerà nei soli weekend (domenica solo a pranzo) fino al 12 febbraio, dopodiché l'apertura sarà tutti i giorni a pranzo e cena eccetto il mercoledì, da sempre il giorno di chiusura del vento Ariel.
Nel frattempo vi riproponiamo una delle incursioni che Michela Resi ha fatto per Zenazone nella cucina del Vento Ariel di Camogli per vedere la preparazione degli Spaghetti allo Scoglio, o Spaghetti alla Scogliera, come piace chiamarli a Davide Groppi.
Davide ci svela che nella sua ricetta "il segreto è quello di non avere segreti" ma di tramandare nella sua cucina il metodo appreso da suo padre.
Esistono tanti varianti della ricetta degli spaghetti allo scoglio, ma quello che conta davvero è la tecnica, la prontezza nella cottura e qualche chicca che abbiamo scoperto vedendo all'opera Davide: - due gocce di nero di seppia, davvero poco, per rendere il sugo più corposo e dal colore più intenso - concludere la cottura della pasta nella padella per farla impregnare del sapore del sugo - non cuocere il prezzemolo ma aggiungerlo nel piatto a fine cottura - metterci tanta passione, come riesce a fare questo Davide dopo tanti anni di cucina
E poi? e poi non vi resta che guardare il video, il piatto è molto semplice ma conta la manualità e la velocità, si prepara in pochi minuti, non bisogna fare errori ma il risultato è una delizia per gli occhi e per il palato.
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