Coste pittoresche e montagne scoscese, in una sola parola: Liguria. In questa stretta striscia di terra del nord Italia è possibile trovare un patrimonio vitivinicolo unico e incredibilmente pregiato. La varietà dei vini presenti rispecchia l’unicità del suo territorio, clima mite influenzato dal mare, sole, vento e benessere. Scoprire i vitigni autoctoni liguri significa intraprendere un viaggio attraverso piccoli borghi, panorami mozzafiato e una tradizione viticola profondamente radicata.
I vini tipici della Liguria rappresentano una varietà enologica apprezzata per le loro caratteristiche uniche e la loro eccellenza. Questa regione, nota per i suoi paesaggi mozzafiato e la ricchezza culinaria, vanta una tradizione vinicola di lunga data che si riflette in una varietà di vitigni autoctoni coltivati lungo le sue colline terrazzate e le scogliere che si affacciano sul mare. I vini liguri, spesso citati nelle riviste di settore (ad esempio Wine Meridian, per citarne una delle più note) e apprezzati dagli esperti, incarnano l'essenza del territorio, con profumi e sapori che evocano la natura selvaggia e la storia di questa affascinante regione italiana.
La crescente e generale attenzione per l’ambiente ha condotto verso l’adozione di pratiche agricole sostenibili e biologiche che stanno diventando sempre più comuni. Quindi non solo vino pregiato e di qualità ma anche rispetto per il paesaggio e l'ambiente che rende possibile la produzione di questi vini unici.
Di seguito una panoramica dei vini e vitigni più rilevanti in Liguria.
Uno dei tesori della viticoltura ligure è il Rossese di Dolceacqua, un vino rosso che cattura l’anima del territorio. Realizzato principalmente nella zona occidentale della Liguria, questo vino prende il suo nome dal vitigno Rossese, coltivato soprattutto attorno al suggestivo paese di Dolceacqua. Rinomato per i suoi profumi delicati di ciliegia, pepe ed erbe aromatiche, il Rossese di Dolceacqua si caratterizza per la sua leggerezza e un distintivo retrogusto minerale che riflette le rocce argillose da cui le viti traggono nutrimento.
Nelle stesse zone del Rossese si trova un altro vitigno autoctono, il Pigato, che produce un vino bianco aromatico e ricco di mineralità. Il Pigato è spesso confuso con la Vermentino, a causa delle somiglianze nel DNA, ma i produttori locali sono in grado di distinguere chiaramente tra i due, sostenendo che il Pigato offre una maggiore complessità aromatica con note più evidenti di mandorla, erbe e fiori. Il Pigato si abbina magnificamente con i piatti di pesce, perfetto per esaltare i sapori del pesce fresco tipico della cucina ligure.
Il Vermentino, coltivato sia in Liguria che in altre regioni del Mediterraneo, è forse il più famoso tra i vini bianchi liguri. In Liguria, il Vermentino si presenta con profili che vanno dalla freschezza fruttata con accenti di mela verde e agrumi a un’espressione minerale e salina più complessa, soprattutto quando le vigne sono più vicine al mare. Questo vino è perfetto per accompagnare la semplicità degli antipasti liguri o un classico pesto alla genovese.
Non meno rilevante è la Bianchetta Genovese, antico vitigno della zona di Genova, oggi coltivato in quantità limitate ma con una qualità che sorprende. I vini prodotti da questo vitigno sono tipicamente freschi, leggeri e dotati di una vivace acidità, ideali per accompagnare piatti di pesce o come aperitivo rinfrescante nelle calde giornate estive.
Parlando dei vini liguri, non si può dimenticare la Sciacchetrà, il vino dolce da meditazione prodotto in quantità estremamente limitata nella zona delle Cinque Terre. Ottenuto da uve Bosco, Vermentino e Albarola, lasciate appassire dopo la vendemmia per concentrare zuccheri e aromi, la Sciacchetrà è un vino da dessert per eccellenza. Con il suo colore ambrato e i suoi intensi profumi di albicocca, miele e spezie, è un vino che richiede tempo e dedizione, sia nella produzione che nella degustazione.
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