Incastonato tra le colline dell'entroterra genovese, Torriglia è un piccolo gioiello della Liguria che conserva un fascino antico e genuino. Situato a circa 800 metri di altitudine, è spesso definito la “porta d'ingresso” del Parco Naturale Regionale dell'Antola. Con le sue strade acciottolate, le tradizioni dolciarie secolari e i resti del suo castello medievale, Torriglia è una meta perfetta per chi cerca autenticità, natura e sapori.
Le origini di Torriglia risalgono all’epoca romana, ma è nel Medioevo che il borgo comincia ad assumere una certa rilevanza. Il toponimo "Torriglia" deriverebbe da Turricula, diminutivo latino di turris, ovvero "piccola torre", in riferimento probabilmente alle prime fortificazioni militari poste a controllo delle vie di comunicazione tra la costa e l'entroterra.
Nel Medioevo, Torriglia fu un importante feudo dei Malaspina, una potente famiglia nobile. Successivamente passò ai Fieschi di Lavagna e infine, nel XVI secolo, fu assorbito dalla Repubblica di Genova. La sua posizione strategica lo rese un centro importante per i traffici tra la Riviera ligure e la Pianura Padana. Oggi i segni di questo passato si possono ancora leggere nei ruderi del castello e nelle architetture religiose del borgo.
Oggi Torriglia è un comune tranquillo, circondato da boschi, pascoli e sentieri escursionistici. È molto apprezzato da genovesi e turisti che vi si recano per cercare relax, aria pulita e buon cibo. Il paese ospita eventi culturali e gastronomici durante tutto l’anno, tra cui la celebre Sagra del Canestrello, che si tiene ogni estate ed è dedicata al più famoso dei dolci locali.
Impossibile parlare di Torriglia senza citare i suoi inconfondibili canestrelli: biscotti friabili, a forma di fiore, realizzati con farina, burro, zucchero a velo e... un tocco di magia! La ricetta originale è custodita gelosamente dalle pasticcerie del borgo, ma è risaputo che il segreto sia nella qualità degli ingredienti e nella lavorazione manuale.
Oltre ai canestrelli, a Torriglia si possono gustare altre specialità dolciarie come la spungata (una torta ripiena di frutta secca, miele e spezie) e i baci di dama, tipici dell’area appenninica tra Liguria e Piemonte.
Del Castello di Torriglia rimangono oggi solo i ruderi, ma la sua posizione panoramica e il suo valore storico lo rendono un punto di riferimento del paese. Costruito probabilmente intorno al XIII secolo, fu ampliato dai Fieschi e in seguito distrutto dai genovesi nel 1547, durante la repressione della congiura di Gianluigi Fieschi. Dai resti della fortificazione si gode una vista mozzafiato sull’intera vallata, che ripaga ampiamente la breve salita necessaria per raggiungerlo.
Il personaggio storico più legato a Torriglia è Gian Luigi Fieschi, nobile genovese protagonista della celebre congiura dei Fieschi contro Andrea Doria nel 1547. Fieschi era legato a Torriglia per via del castello e dei possedimenti della sua famiglia nella zona. La sua figura è avvolta da fascino e tragedia: la congiura fallì e lui morì annegato nel porto di Genova. La sua storia ha ispirato scrittori e drammaturghi, tra cui Friedrich Schiller, che scrisse il dramma Die Verschwörung des Fiesco zu Genua (“La congiura di Fiesco a Genova”).
Torriglia è soprannominata "la Svizzera dei genovesi", per via del clima fresco e delle sue casette ordinate immerse nel verde.
Il paese è una delle tappe del famoso Alta Via dei Monti Liguri, un percorso escursionistico che attraversa tutta la Liguria da Ponente a Levante.
Esiste un detto genovese che recita: “A Torriglia se magna e se piggia”, a indicare che lì si mangia bene e si trova facilmente moglie… o marito!
Torriglia è molto più di una gita fuori porta: è un viaggio tra sapori autentici, storia nobile e paesaggi montani. Che siate amanti del trekking, appassionati di storia o semplicemente golosi in cerca di canestrelli appena sfornati, questo borgo saprà conquistarvi con la sua semplicità e il suo calore.
Torriglia non è solo storia e natura: è anche terra di leggende, e una delle più affascinanti è quella della Bella di Torriglia.
Si narra che, molti secoli fa, vivesse nel borgo una giovane di straordinaria bellezza, tanto incantevole da attirare l'attenzione di nobili, cavalieri e persino ecclesiastici. Di lei si sa poco: il nome è andato perduto nel tempo, ma il suo fascino rimase impresso nella memoria popolare, al punto che ancora oggi viene semplicemente ricordata come "la Bella".
Secondo la leggenda, la giovane era promessa sposa a un uomo del posto, ma fu rapita da un potente signore forestiero che la portò via, tra le lacrime degli abitanti. Alcuni dicono che fu chiusa in una torre, altri che venne condotta oltre l’Appennino. Il promesso sposo, disperato, partì alla sua ricerca e si dice che morì senza mai ritrovarla.
C'è chi giura che nelle notti di nebbia, tra i vicoli del borgo vecchio o nei pressi dei ruderi del castello, si possa ancora intravedere una figura eterea vestita di bianco: è la Bella, che vaga in eterno cercando l’amore perduto.
Questa leggenda, un misto di romanticismo, dolore e mistero, è ancora viva nella memoria dei torrigliesi, tanto da ispirare racconti, poesie e perfino una maschera carnevalesca tradizionale.
Da questa leggenda, la famosa frase "La Bella di Torriglia, tutti la vogliono e nessuno la prende" che in dialetto genovese recita "A bella de Torriggia, tutti a vêuan e nisciûn s'a piggia"
Torriglia Borgo dell'entroterra genovese a 800 Mt. di altitudine Via Municipio, 16 16029 Torriglia (GE) Liguria - Italy | ![]() |
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